“Il Nera ha già dato tanto”. Fin troppo secondo Italia Nostra, che questa mattina sul tema dei prelievi d’acqua ha tenuto una conferenza stampa a palazzo Cesaroni. Un fermo no quello arrivato dagli ambientalisti verso i possibili ulteriori prelievi d'acqua dalle sorgenti appenniniche del fiume Nera per i previsti acquedotti su Terni e Spoleto. Ma Italia Nostra ha anche denunciato il degrado nel quale versano le Marcite di Norcia, chiedendo un pronto intervento degli organi preposti. Sulla costruzione di nuovi acquedotti in Valnerina Il fiume Nera insieme al Velino alimenta numerose centrali idroelettriche, numerosi acquedotti nelle Marche e nell'Umbria, con questo ulteriore prelievo, secondo l’associazione rischierebbe di avviassi verso il prosciugamento.
Le contraddizioni della Regione. “La Regione Umbria, da un lato, nei convegni e nella teorica recezione della direttiva europea 2000/60/CE e dell'ordinamento nazionale D.Lgs 152/2006, nel Piano di Tutela e delle Acque, parla di agevolare un uso sostenibile dell'acqua, fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche sostenibili – detto nella nata riassuntiva della conferenza – Dall'altro si prepara a depredare l'ambiente della valle del Nera di nuovo, con prelievi dalle falde profonde preziose per il sistema del bacino del Nera, destinando solo 4,5 milioni di euro per la riduzione delle perdite nelle reti acquedottistiche (sono tutte dei colabrodi) e ben 24,3 milioni di euro per i due nuovi acquedotti su Terni e Spoleto, per far giungere ‘direttamente nei rubinetti degli utenti’ l'acqua pura delle sorgenti appenniniche come recita l'assessore Rometti”.
Prima sanare le perdite. Italia nostra e i comitati locali credono fermamente che le risorse naturali non devono essere depredate, che le opere devono rispettare la sostenibilità ambientale e fino a quando non saranno stati fatti tutti i lavori possibili per eliminare le perdite e per bonificare i pozzi inquinati (grazie all'incuria degli amministratori) e fino a quando non sarà veramente praticato il risparmio delle risorse naturali, ci batteremo in tutti i modi per scongiurare questo scempio.
Sul danno alle Marcite di Norcia. Italia Nostra ha ribadito l'urgente necessità della messa in sicurezza della rete fognaria che attraversa le Marcite di Norcia. Considerato che la Regione Umbria ha messo a disposizione risorse derivanti dai Fondi per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2015 e visto che la città di Norcia ha avuto un finanziamento per interventi sulla rete fognaria, chiediamo che tali risorse vengano utilizzate per mettere in sicurezza soprattutto la rete che attraversa le Marcite. Italia Nostra ricorda che il territorio delle Marcite è sottoposto a vincolo dalla legge n° 1497 del 1939 ed è inserito tra i 92 “Siti Natura 2000” di interesse comunitario dell'Umbria e che attualmente versa in una situazione disastrosa.
Chi c’era. Alla conferenza stampa erano presenti Urbano Barelli Vicepresidente regionale di Italia Nostra Umbria, Oscar Mattioli Presidente di Italia Nostra di Norcia, Gianni Iacarella Vicepresidente di Italia Nostra di Norcia, Alda Carosi, segretario di Italia Nostra di Norcia, Maria Assunta Pucciatti, consigliere di Italia Nostra di Norcia, Andrea Liberati, Presidente di Italia Nostra di Terni.