La Fp Cigl: "Serve una nuova organizzazione del lavoro, per questo Vus SpA deve aprire il confronto con le organizzazioni sindacali"
Non è colpa dei dipendenti della Vus se ci sono criticità nella gestione dei rifiuti o nella pulizia delle città servite dalla Valle umbra servizi. Ad evidenziarlo in una nota è la Fp Cgil, che indica anche possibili soluzioni all’azienda per migliorare i servizi.
“Inaccettabile che alle lavoratrici ed i lavoratori di Vus SpA (azienda che opera nel settore di igiene ambientale) – sottolinea Fabrizio Cecchini, della segreteria provinciale del sindacato di categoria – venga attribuita da parte dei cittadini / utenti scarsa abnegazione nell’espletamento dei servizi svolti, quando le innegabili criticità nei servizi, devono essere attribuite ad una organizzazione del lavoro a dir poco scadente. Le lavoratrici ed i lavoratori di VUS da sempre hanno dato il proprio contributo con il massimo impegno e professionalità”.
Lavoratori Vus sempre pronti agli straordinari
“È impensabile – continua Cecchini – che quelli che abbiamo definito eroi durante il lock-down per il servizio essenziale svolto senza mai fermarsi oggi siano diventati ‘nullafacenti’, considerato anche che, pur di offrire un servizio efficiente e di qualità, i lavoratori di Vus prestano la propria opera anche rendendosi disponibili al lavoro straordinario che, sistematicamente, viene richiesto dall’azienda”.
Secondo la Fp Cgil il servizio di igiene urbana può e deve essere garantito con una nuova, improcrastinabile, organizzazione del lavoro: per questo VUS SpA deve aprire il confronto con le organizzazioni sindacali, che la stessa Fp Cgil, da ormai un anno, chiede con insistenza.
“Serve serio piano occupazionale”
“Per corrispondere puntualmente alle richieste di servizi che provengono dai Comuni, proprietari, in quanto soci, di VUS SpA – afferma ancora Cecchini – l’azienda ha bisogno prima di tutto di un serio piano occupazionale”. Secondo il sindacalista Cgil, alla “manifesta carenza di personale, dimostrata dal ricorso al lavoro straordinario, soprattutto in questo periodo”, si potrebbe rispondere con “nuove assunzioni, magari attingendo alla graduatoria aperta conseguente alla selezione pubblica del 2019”.
“Dall’altro lato – continua Cecchini – si dovrebbero razionalizzare le spese, per esempio utilizzando mezzi d’opera (oggi a noleggio) che incomprensibilmente restano fermi nel piazzale aziendale, malgrado un nutrito numero di lavoratori siano disponibili con la propria patente a lavorarci, per aumentare la produttività e garantire un servizio puntuale ai cittadini”.