Il medico per il 118 di Passignano e Città della Pieve dal taglio di una guardia medica notturna a Castiglione | Meloni: Distretto già privato di 9 sanitari
Dopo il caso dell’autoambulanza senza medico a Passignano, altro allarme per la sanità del Trasimeno. Questa volta per l’ospedale di Castiglione, da dove si vuole reperire la guardia medica notturna appunto per coprire le postazioni del 118 di Passignano e Città della Pieve.
Insomma, la sanità al Trasimeno appare sempre corta, ovunque la si provi a tirare.
Meloni: no a guerre tra territori
Una soluzione contro la quale punta l’indice la consigliera regionale del Pd Simona Meloni: “Invece di creare le condizioni per risolvere, una volta per tutte, il problema del sottodimensionamento di personale impiegato nel Distretto del Trasimeno – aggiunge – si tentano operazioni estemporanee che rischiano di innescare una guerra tra poveri e di indebolire ulteriormente i presidi sanitari del territorio. Nell’ultimo anno e mezzo – ricorda la vice presidente Meloni – il Distretto lacustre è stato già privato di nove operatori sanitari, di cui tre medici”.
“Ciò che accade oggi – conclude – non è altro che la conseguenza di questo continuo processo di depauperamento consumato sulle spalle dei cittadini del Trasimeno e messo in campo da una Giunta regionale che, a parole, dice di voler potenziare la medicina territoriale ma che, di fatto, la sta demolendo scientificamente un pezzo alla volta”.
Critiche anche dalla Lega
Ma le critiche arrivano anche dal senatore della Lega Luca Briziarelli: “E’ incomprensibile come la Direzione abbia deciso di risolvere il problema relativo alla copertura delle postazioni del 118 di Passignano e Città della Pieve, rimuovendo un medico di guardia notturno dall’Ospedale di Castiglione del Lago. A questo punto non possiamo che affidarci direttamente alla Presidente Donatella Tesei”.
Briziarelli ricorda che la presidente Tesei e l’assessore Coletto si sono sempre espressi sulla necessità di tener conto delle peculiarità dei singoli territori e il turismo per l’area del Trasimeno è determinante. “Auspico quindi – prosegue l’esponente della Lega – che possano trovare una soluzione reale, e non estemporanea, come quella individuata dalla Direzione, per poter garantire ai territori del lago le giuste risorse mediche, senza andare a intaccare i presidi sanitari del territorio, per di più in un periodo così particolare, in cui il turismo è fortunatamente in ripresa e deve essere sostenuto. Ho espresso sin da subito contrarietà nei confronti di una scelta incomprensibile come quella di ridurre il servizio 118 in piena stagione turistica, con la necessità quindi di difendere tutti i presidi 118 dell’area del Trasimeno (Passignano sul Trasimeno, Città della Pieve e Castiglione del Lago). La soluzione paventata, invece, non fa altro che spostare il problema da un presidio all’altro. Continuo a ribadire che in attesa di completare quanto prima le procedure di assunzione e potenziamento di personale medico della Asl, per sopperire alle carenze ereditate dalle passate gestioni, lo sforzo debba essere chiesto ad altre zone della nostra regione, non interessate da forti flussi turistici stagionali come quelli dell’area del Trasimeno, ad esempio l’alta Umbria”.