Claudio Bianchini
La crisi morde sempre di più, e si stringe sempre più anche la morsa contro i furbetti che provano ad ottenere illecitamente case popolari e contributi per l’affitto. Crollano gli stanziamenti, s’impennano le richieste e s’impone il pugno duro. Anche a Foligno scatta quindi la tolleranza zero e gli uffici preposti scatenano una vera e propria caccia per smascherare gli illeciti.
Segnalazioni al 10% – Solo nel corso del 2012 ad esempio, vennero segnalate una quarantina di situazioni sospette direttamente alla Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica, con un’incidenza pari a circa il dieci per cento del dato complessivo. Ed è un bilancio importante anche quello del 2013 con interventi concreti e decisivi. ‘In seguito a verifiche dirette e riscontri incrociati, l'Ater ha provveduto a revocare gli alloggi a quegli intestatari che li stavano occupando senza averne più diritto – fa sapere l’assessore ai Servizi sociali Christian Napolitano – in questi casi sono stati requisiti gli appartamenti e rimessi a disposizione della collettività, per poterli riassegnare agli aventi diritto in regola con tutti i requisiti’.
Riscontri incrociati – Chi approfitta di queste situazioni senza averne diritto infatti, commette un doppio danno, da una parte sottrae ingiustamente risorse pubbliche e dall’altra toglie opportunità a chi ne ha reale necessità. ‘Noi facciamo precisi riscontri, sulle condizioni e gli aspetti igienico sanitari, l'Ater e la Guardia di Finanza verificano la legittimità dei documenti e degli atti che richiediamo – spiega Napolitano – incrociando i dati con altri enti e con l’Agenzia delle Entrare'.
Revoche e riassegnazioni – 'Ovviamente teniamo anche in considerazione segnalazioni e valutazioni oggettive – sottolinea Napolitano – chiedendo eventualmente l’intervento delle competenti forze dell’ordine o della magistratura'. Oltre alle revoche, il comune di Foligno ha anche provveduto ad alcune operazioni di mobilità. ‘Bisogna tener conto di un certo rapporto tra i metri quadri a disposizione ed il numero degli occupanti – rileva l’assessore ai servizi sociali – e se le condizioni cambiano si rende necessario anche dover riassegnare l’alloggio con diverse soluzioni. Si tratta anche in questo caso di interventi non facili, ma sono disposizioni che devono tener conto dell’interesse generale’. Al setaccio anche altri finanziamenti sul fronte del sociale, come quelli sui contributi affitto e gli stanziamenti a sostegno del settore scolastico.