Jacopo Brugalossi
Ancora pochi mesi e la chiesa di San Filippo riaprirà finalmente al culto. E’ quanto ha anticipato l’arcivescovo di Spoleto Renato Boccardo al termine del consueto incontro con la stampa in occasione di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. I lavori strutturali, realizzati coi fondi della ricostruzione post-sisma, sono praticamente ultimati, e per i ritocchi estetici un paio di mesi dovrebbero essere sufficienti. Questi ultimi, a differenza dello strutturale, non erano coperti dai fondi del terremoto. Ancora una volta è stato provvidenziale l’intervento della Fondazione Carispo che ha finanziato il restauro di tutti gli altari laterali. Quello principale – comprensivo di ambone – è stato invece un omaggio dei monaci benedettini di Norcia, che lo hanno sostituito di recente. Per le meravigliose tele una volta ospitate nella chiesa si spera invece in qualche sponsorizzazione privata che possa permettere di recuperarle e ricollocarle. Ci vogliono dai 6mila ai 10-12mila euro per ciascuna opera, a seconda del grado di conservazione.
I lavori di recupero, certosini e molto impegnativi, hanno riportato alla luce anche alcuni particolari storici che altrimenti sarebbero andati perduti per sempre. Ad esempio i nomi di coloro che nel corso dei secoli contribuirono alla manutenzione e al restauro di parti della chiesa come l’altare maggiore, sul quale nel 1830 intervenne il doratore Nicola Mino. Il pavimento inoltre è stato rifatto ex novo, salvo alcuni particolari come la stella, presente in tutte le chiese filippine, e gli scalini che salgono all’altare. Sono stati realizzati infine nuovi impianti di illuminazione e riscaldamento.
“Abbiamo scelto di posticipare la riapertura al culto (inizialmente prevista per il maggio scorso, ndr) – ha sottolineato l’arcivescovo – perché abbiamo ritenuto opportuno finire prima tutti i lavori, invece di restituire alla città solo una parte della chiesa e poi magari dover intervenire una seconda volta”. La riapertura coinciderà probabilmente con l’ultima fase della visita pastorale del presule, prevista nel centro cittadino nel periodo immediatamente successivo alla pasqua.
San Giacomo – Ma i segnali positivi per le chiese di Spoleto non finiscono qui. A breve infatti dovrebbero partire i lavori di consolidamento strutturale (a cominciare dal tetto) della chiesa di San Giacomo, devastata nel 2010 dal crollo di un pilastro mediano e di parte della copertura. Il progetto redatto dai tecnici della Curia è stato approvato e il comune ha rilasciato a dicembre il relativo permesso a costruire. Salvo ulteriori imprevisti si partirà tra non molto.
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