Il primo luogo senza smartphone e pc, Oliviero lancia la sua proposta alla presentazione dei progetti del Recovery Plan per il Trasimeno
Ambiente, infrastrutture e turismo, i Comuni del Trasimeno puntano sui fondi “Next Generation EU – Recovery Plan”. Una progettazione importante, condotta insieme ai Comuni di Perugia, Corciano, Deruta e Torgiano. E con il fondamentale supporto tecnico dell’Università degli Studi.
Dopo la presentazione fatta a Perugia, i sindaci del Trasimeno, insieme ai primi cittadini di Perugia (Romizi) e di Corciano (Betti) hanno presentato le schede dei progetti, condivisi dall’Unione dei Comuni del Trasimeno, in una conferenza stampa all’aperto, in piazza Masolino a Panicale.
Tutti i sindaci del Trasimeno hanno evidenziato l’importanza di una progettazione di area vasta, che rappresenta un cambio di paradigma culturale rispetto al passato. Che ha consentito di mettere in campo, grazie al supporto dell’Università, una serie di progetti che, anche qualora non venissero tutti accolti nel Recovery Plan, possono trovare altre forme di finanziamento. E comunque rappresentano un valore progettuale importante per il Trasimeno e per l’Umbria, anche in un’ottica di ulteriore apertura verso la Toscana.
Strategica, in quest’ottica, diventa la ritrovata collaborazione con il Comune di Perugia.
L’idea del rettore: un’isola tablet free
“L’università ritorna nel luogo in cui deve stare” ha detto il magnifico rettore, Maurizio Oliviero. Che ha lanciato tre parole d’ordine per questo appuntamento: “Competenza, coesione e visione”.
Oliviero ha ricordato il primo centro di studio sulle attività lacustri avviato al Trasimeno dell’Università di Perugia. Annunciando che i ricercatori dell’Ateneo torneranno a lavorare al Trasimeno.
Oliviero ha poi lanciato una proposta, parlando di un suo sogno: rendere una delle isole del Trasimeno “tablet free”. Un luogo dove fare a meno di smartphone, tablet e pc, da consegnare appena si approda sull’isola (“sceglietela voi”). Per consentire alle persone di riprendersi quegli spazi che la tecnologia ha oggi invaso. “L’Università di Perugia non sposerà mai la Dad” ha detto il rettore parlando anche delle difficoltà legate all’emergenza Covid, spiegando l’importanza di recuperare il contatto umano, anche nell’insegnamento.
(notizia in aggiornamento)