Il quadro, opera di Jacques Carabain, raffigura una giovane donna presso una fontana di Narni. Soddisfazione da parte del sindaco e della Fondazione
Si fanno sempre più forti i vincoli di Fondazione Carit con il proprio territorio. Alla presenza del sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, e del presidente della Fondazione, Luigi Carlini, si è svolta presso Palazzo Montani Leoni, sede della Fondazione, la cerimonia che ha visto la consegna al Comune di Narni del dipinto acquistato in Francia dalla Fondazione. Il quadro, opera di Jacques Carabain, raffigura una giovane donna presso una fontana di Narni.
“Splendido omaggio”
Il sindaco di Narni ha espresso la gratitudine della sua città e sua personale. “È uno splendido omaggio e sarà accolto in maniera più che dignitosa nel museo di Palazzo Eroli. Grazie a questa iniziativa prosegue il percorso del Comune nella valorizzazione delle nostre terre e della nostra memoria storica”. De Rebotti ha voluto ringraziare l’ing. Giuseppe Fortunati che aveva segnalato la possibilità di acquisire l’opera. Alla cerimonia erano presenti fra gli altri l’assessore alla Cultura di Narni e il vice sindaco, Marco Mercuri.
La soddisfazione della Fondazione Carit
“È motivo di soddisfazione per la Fondazione Carit – è stato il saluto del presidente Carlini – contribuire, in piena adesione al proprio Statuto, a valorizzare il nostro territorio e la sua storia. Il dipinto di Jacques Carabain, ceduto in comodato d’uso al Comune di Narni, consegnato nelle mani del sindaco Francesco De Rebotti, è stato acquistato in Francia dalla Fondazione. Esso ci restituisce un angolo della città di Narni, a cavallo fra Ottocento e Novecento. Fondazione Carit intende così testimoniare il suo impegno nell’opera di riscoperta e di custodia delle nostre radici. La cultura, come ha ricordato il presidente del Consiglio Mario Draghi, è stato, insieme al turismo, uno dei settori maggiormente colpiti dalle conseguenze della pandemia da COVID-19. Con l’iniziativa odierna, la Fondazione ha aggiunto un altro tassello nella sua opera di tessitura culturale e artistica, un settore – ha concluso Carlini – che si affianca al nostro impegno nel campo sociale, della ricerca e dell’istruzione”.