La vertenza Treofan Terni giunta alla fase conclusiva. Oggi vertice in Regione, domani al Mise, le opposizioni disposte anche a sostenere esproprio
La vertenza Treofan di Terni si avvia verso un drammatico epilogo per 142 lavoratori che vedono concretizzarsi sempre di più il licenziamento.
Jindal non molla
Nella giornata di ieri, infatti, il vertice tra Jindal e sindacati si è concluso con una proposta della multinazionale giudicata “irricevibile” dagli stessi sindacati che, invece, chiedevano un nuovo piano industriale per salvare il polo chimico ternano dalla messa in liquidazione stabilita da Jindal. Alla notizia della fumata nera del tavolo, i lavoratori si sono organizzati per l’occupazione del sito produttivo.
Ugl
Il liquidatore ha fatto sapere che Jindal non ha accettato le proposte sindacali, confermando il licenziamento e avanzando ulteriori pretese come la richiesta di portare via gli impianti dello stabilimento da subito. “Come UGL Chimici – sottolinea il vice segretario nazionale Eliseo Fiorin – siamo sbalorditi dall’atteggiamento della società indiana che, di fatto, chiude il sito ternano tenendo per sé le commesse. Tutto ciò è inqualificabile. Per questo motivo sosterremo i lavoratori nella lotta e li affiancheremo legalmente per le azioni che vorranno intraprendere. Domani informeremo il Mise di quanto accaduto e gli stessi lavoratori che si riuniranno in assemblea”.
Vertenza Treofan Terni, Comune e Regione sostengono sindacati e lavoratori
Ultimi, disperati, tentativi per salvare il polo chimico
Già nella giornata di oggi è previsto un vertice in Regione prima del decisivo tavolo istituzionale convocato al Mise domani tra la multinazionale e i sindacati per mettere in campo tutte le possibili strategie a tutela dei lavoratori.
Ipotesi esproprio
Lo stesso sindaco di Terni, Leonardo Latini, ha portato la sua solidarietà ai lavoratori che stanno occupando lo stabilimento Treofan, mentre le opposizioni, in una nota, hanno annunciato il loro appoggio a un eventuale esproprio: “Chi è stato chiamato a guidare la città (riferendosi al sindaco Latini, ndr.) ha il dovere di essere presente ai tavoli delle trattative, attivarsi personalmente per il coinvolgimento di privati interessati – tuonano Senso Civico, Pd, Movimento Cinque Stelle e Terni Immagina – battere forte i suoi pugni ed esporsi minacciando e se necessario utilizzando davvero ogni potere che la legge gli attribuisce per difendere l’interesse pubblico, anche l’esproprio. I ternani non hanno paura e hanno bisogno di essere guidati da chi non ne ha. Le opposizioni sono pronte a sostenere ogni azione forte del sindaco”.
Confcommercio
Anche Confcommercio Terni si è schierata a fianco dei lavoratori della Treofan, condividendone pienamente le ragioni.
“La scellerata decisione di chiusura da parte della multinazionale indiana Jindal crea un’ulteriore ferita nel tessuto economico del nostro territorio, gettando nella disperazione 142 famiglie oltre ai lavoratori dell’indotto – sottolinea il presidente Stefano Lupi – La dignità delle persone va tutelata e salvaguardata, nel mantenimento e nella tenuta di un territorio che da sempre vede nel lavoro la propria espressione di comunità”.
“Modo corsaro di intendere l’economia”
“Rifiutiamo questo modo corsaro di intendere l’economia – conclude Lupi – ed i rapporti con i lavoratori, ai quali va la nostra massima solidarietà e vicinanza in questa vertenza che è dell’intera città di Terni.
Per questi motivi siamo al fianco dei nostri concittadini, padri di famiglia, in questo difficile e complicato momento”.