Lettera aperta: i contagi Covid non avvengono in classe, puniti gli studenti più piccoli nonostante il loro comportamento esemplare
Chiedono l’immediata riapertura della scuola, con la revoca dell’ordinanza emessa anche dal sindaco Chiodini dopo la comunicazione della Asl per i comuni a rischio Covid, i genitori della primaria di Magione.
Provvedimenti che, secondo i genitori degli alunni di 8 classi della primaria, “si sono abbattute in modo trasversale, e a nostro parere iniquo, su tutta la comunità scolastica”.
“Colpiti i più piccoli”
Colpendo innanzi tutto gli studenti più piccoli, nonostante il loro comportamento a dir poco esemplare, evidenziano, nel rispettare per mesi le norme anti Covid. Anche quando alcune di esse risultavano difficili da adottare come l’obbligo di mascherina, il distanziamento e la forte limitazione di ogni naturale slancio verso i propri compagni.
“Inoltre – scrivono i genitori – hanno stravolto il lavoro dei docenti, anch’esso messo a dura prova da una didattica rivoluzionata nei tempi e nei modi dal rispetto delle nuove norme, dalle numerose pause imposte per motivi sanitari ad ogni sospetto di caso Covid fra docenti o discenti, dall’impossibilità di utilizzare risorse tecniche e didattiche normalmente al centro della vita scolastica”.
Provvedimenti che, lamentano, hanno sfiduciato i dirigenti e tutto il personale scolastico, che si era prodigato sin dall’estate per garantire il diritto allo studio, adottando le misure di sicurezza anti contagio.
Famiglie colpite
Provvedimenti che colpiscono le famiglie: “Obbligare a casa bambine e bambini non autonomi – per non parlare dei disabili a cui mal si addice la DAD, anche quando è svolta in aula, poiché manca loro la relazione con il resto della classe – significa innanzitutto stravolgere la vita di intere famiglie che, nel migliore dei casi, laddove i genitori non siano costretti a lasciare il lavoro, si trovano costretti ad affidare i propri figli ai nonni, cioè ai soggetti più a rischio Covid”.
Per non parlare delle pesanti ricadute sulla vita lavorativa dei cittadini con figli in età scolare.
Scuole e Covid
I firmatari della protesta ricordano che i contagi sono avvenuti a scuola solo in pochissimi casi. Tant’è – evidenziano – che la seconda ondata è arrivata dopo le vacanze estive e il nuovo picco dopo le festività di Natale.
Si chiede il ritorno in classe
I genitori non negano il problema contagi, ma ribadiscono che il problema è nato “fuori dalla scuola”.
“Riteniamo l’inibizione della didattica in presenza – concludono – una soluzione inaccettabile per le famiglie ed in definitiva per tutta la comunità scolastica, tanto da lasciar intravedere ben pochi benefici oltre l’immediato disagio”.
E per questo chiedono la revoca delle limitazioni nelle scuole di Magione e la ripresa delle lezioni in presenza.