Il triste fenomeno si ripete anche a Monte Santa Maria Tiberina, il sindaco Michelini ha già segnalato la zona con cartelli "Segnalate ogni caso sospetto"
Bocconi killer a Monte Santa Maria Tiberina, stavolta senza vittime. Un cane da caccia ha infatti ingerito un’esca avvelenata nella zona di vocabolo Calberia, verso la chiesa di Marcignano, ma il suo padrone – accortosi subito – ha salvato il suo amico a 4 zampe portandolo immediatamente dal veterinario.
Il sindaco Letizia Michelini ha comunicato che le aree interessate dal triste fenomeno sono già state opportunamente segnalate con numerosi cartelli (nella foto). In particolare si tratterebbe addirittura di esche appese a tronchi degli alberi, ma non si escludono altri ritrovamenti in altre aree boschive.
“Si prega di fare la massima attenzione, – ha aggiunto il primo cittadino – e di consultare l’opuscolo ‘No ai bocconi avvelenati’ sul sito del Comune, segnalando ogni caso sospetto. Lo spargimento di esche avvelenate, oltre ad essere un atto deplorevole, è un reato e ogni episodio verrà segnalato alle autorità competenti”.
Proprio questa mattina (sabato 30 gennaio) alcuni cacciatori volontari si sono recati nelle zone segnalate per rimuovere ulteriori bocconi avvelenati, successivamente consegnati all’Asl veterinaria competente. Sono stati allertati anche i carabinieri forestali e, nei prossimi giorni, arriverà da Visso l’unità cinofila antiveleno, specializzata nel ritrovamento di esche killer.
“Dato che il fenomeno dei bocconi avvelenati in Umbria é sempre più crescente, – ha aggiunto Michelini – spero che con il supporto delle istituzioni, si possa iniziare a pensare alla nascita di una unità cinofila antiveleno anche nella nostra Regione“.