Confcommercio Umbria e Co.Ge.Sta. hanno scelto di collaborare per implementare, nella provincia di Terni, la loro capacità di risposta in termini di servizi
Per sopravvivere agli effetti della pandemia, l’innovazione nelle strategie aziendali rappresenta un terreno su cui le imprese del terziario sono chiamate da subito a misurarsi. Confcommercio Umbria e Co.Ge.Sta. hanno scelto di collaborare per implementare, nella provincia di Terni, la loro capacità di risposta in termini di servizi alle imprese
Il sostegno alle imprese del terziario, soprattutto nelle difficoltà della pandemia e degli effetti conseguenti alle restrizioni imposte a molte attività, rappresenta per Confcommercio Umbria la priorità su cui lavorare nell’anno appena iniziato. A tal fine, oltre a portare avanti le legittime rivendicazioni a livello istituzionale per il sostegno economico nei confronti delle attività che hanno visto ridimensionare il loro volume di affari, l’associazione intende anche accompagnare gli imprenditori nel prendere consapevolezza che sono di fronte ad una scelta obbligata: nello scenario della pandemia, ma forse anche del post-pandemia, tutti sono costretti a cambiare ed innovare le loro strategie aziendali, sia sul versante gestionale che commerciale.
A fronte delle evoluzioni in atto, proprio per dare risposte più qualificate e complete alle imprese, Confcommercio Umbria e CO.GE.STA. soc coop a r.l. hanno definito un accordo operativo, finalizzato al potenziamento nell’offerta dei servizi tradizionali ed innovativi alle aziende della provincia di Terni.
“Siamo consapevoli delle enormi difficoltà in cui si trovano molti imprenditori a causa della pandemia – afferma Stefano Lupi, vicepresidente Confcommercio Umbria – per questo dobbiamo continuare ad impegnarci a fondo, sia a livello nazionale che locale, per ottenere i massimi risultati nell’interesse delle aziende del territorio ed interpretare i profondi mutamenti in essere.
La collaborazione tra Confcommercio e CO.GE.STA. soc coop a r.l. va nella direzione di costruire una proficua sinergia, basata sulle reciproche competenze professionali, così da poter fornire servizi a 360 gradi, efficaci ed efficienti, alle imprese dell’intero territorio provinciale”.
“I mercati di riferimento per le attività del terziario di mercato, che comprende anche il turismo – sottolinea Giuseppe Santi, presidente Confcommercio Orvieto – sono in profonda evoluzione e, come imprenditori, ce la potremo fare solo se riusciremo ad adeguarci con strategie innovative, per cogliere le opportunità nei diversi settori. I paradigmi della competitività nei nuovi scenari ci impongono di controllare al massimo le marginalità, di perseguire una situazione finanziaria equilibrata, di scegliere un idoneo posizionamento di mercato, di acquisire nuove competenze professionali e di sviluppare maggiormente la capacità di ibridazione tra offline ed online. Per questo come Confcommercio riteniamo fondamentale rafforzare la capacità di assistenza alle imprese del territorio, mediante la erogazione diretta di servizi sempre più qualificati e la collaborazione con Co.Ge.Sta. sc a rl.
Con l’attivazione dello sportello EDI Confcommercio, ad esempio, offriamo alle imprese un punto di riferimento professionale e competente nel settore digitale e supportiamo le aziende del territorio nella definizione di strategie personalizzate, idonee a migliorare la loro competitività”.
“Questa collaborazione – evidenzia Stefano Cimicchi, presidente CO.GE.STA s.c. a r.l. – deve rappresentare l’occasione per entrambe le strutture di migliorare la capacità di assistenza alle imprese nelle insidiose sfide indotte dalla pandemia e dalle nuove tecnologie, nonché dalle tendenze del mercato. L’accordo è quindi frutto della reciproca convinzione che solo dalla messa a sistema delle competenze possono scaturire modelli organizzativi più performanti ed efficienti sia nei servizi “tradizionali” che in quelli più innovativi, così come nella formazione. Attraverso un miglioramento della competitività delle aziende si crea valore anche per le nostre comunità territoriali”.