Danni dai cinghiali, incontro (in video conferenza) in Seconda commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Valerio Mancini. Con l’audizione dei rappresentanti di Ambiti territoriali di caccia, associazioni
venatorie e degli agricoltori sulla richiesta di integrazione dei fondi per il risarcimento dei danni causati alle colture dalla fauna selvatica.
La riunione è partita dalla richiesta, avanzata dall’Atc Perugia 1 nei confronti di alcune squadre (in particolare dell’Alta Umbria) di un ulteriore contributo finalizzato a coprire le richieste di indennizzo avanzate dagli agricoltori e relative ai danni causati dalla fauna selvatica alle loro produzioni. Richiesta formalizzata dall’Atc dopo che la Regione ha confermato il “no” all’utilizzo di fondi proprio dell’Atc stesso.
Le ragioni dei cacciatori
I rappresentanti di cacciatori e Ambiti territoriali hanno messo in evidenza il ruolo svolto dagli appassionati di attività venatoria in termini di
contenimento della presenza degli animali selvatici, soprattutto cinghiali.
Ed anche di presidio del territorio proprio a tutela delle zone coltivate
rispetto alla presenza massiva della fauna spontanea.
Le ragioni degli agricoltori
Secondo gli agricoltori, invece, esistono norme e regolamenti da rispettare, per garantire alle imprese agricole un ristoro dei danni causati dalle incursioni dei cinghiali. Solo dopo aver garantito la sopravvivenza agli imprenditori agricoli, fortemente danneggiati dalla fauna, si potrà – è stato
evidenziato – prendere in considerazione una revisione e una piena attuazione del regolamento regionale. Che comunque prevedrebbe, già ora, di mettere a valore i capi abbattuti durante le campagne di contenimento, acquisendo fondi da destinare proprio agli indennizzi.
La difficile mediazione di Mancini
Il presidente Mancini ha valutato “necessaria una azione della politica e
delle istituzioni, per non scaricare su agricoltori e cacciatori il peso di
una situazione problematica che non nasce dalle loro responsabilità.
Bisognerà agire per modificare norme e regolamenti che non hanno funzionato, tenendo presente che sono molti, non solo i cinghiali, gli animali selvatici a causare danni alle colture.
Andrà inoltre valutata la specificità di ciascuna area geografica (e la presenza di aziende faunistiche, zone chiuse, specificità orografiche) nella definizione di piani di gestione condivisi da Ambiti territoriali e cacciatori. Rispetto a questi ultimi Mancini ha evidenziato che molte sono le spese che vengono affrontate ogni anno ed anche per le singole battute di caccia, senza dimenticare i costi per lo smaltimento delle carcasse degli animali.
Bettarelli: per ora soldi all’Atc1
Il consigliere Michele Bettarelli (Pd) ha auspicato che “vengano
messe in atto, dalla Regione, misure eccezionali per affrontare una
situazione eccezionale. I circa 29 mila euro mancanti devono essere
trasferiti al più presto all’Atc 1 dalla Giunta regionale. Poi, per
l’anno prossimo, si dovrà lavorare per modificare le norme e i
regolamenti”.