Una storia di debiti non pagati sfocia in un tentativo di pestaggio ai danni di tre perugini, con tanto di vero e proprio agguato. Del quale ora i “mandanti”, due trentenni di origini marocchine ma con cittadinanza italiana, residenti a Foligno e già noti alle forze dell’ordine, non potranno avvicinarsi.
Dopo aver letto la ricostruzione dei carabinieri, il Gip di spoleto ha emesso un’ordinanza di divieto di avvicinamento alle “presunte vittime“, virgolettato dei militari della compagnia di Assisi agli ordini del tenente colonnello Marco Vetrulli, ravvisando nei loro confronti, anche altre ipotesi di reato (estorsione, rapina, danneggiamento aggravato e porto abusivo di oggetti atti ad offendere) per i quali gli stessi dovranno essere giudicati dal Tribunale di Spoleto.
L’agguato è accaduto il 10 gennaio 2020 a Cannara, quando gli aggrediti, uno dei quali pare conoscesse gli aggressori mentre le altre due vittime sono risultate completamente estranee ai fattihanno dichiarato di essere stati vittime di una imboscata. Secondo la ricostruzione dei tre perugini, arrivati a Cannara verso le cinque del pomeriggio con la loro macchina, si sono visti sbarrare la strada da due autovetture, dalle quali sono scese circa dieci persone, tutte armate di catene e tubi di ferro. Gli assalitori avevano cominciato subito a colpire la macchina dei malcapitati che, per fuggire, avevano dovuto speronare anche una delle vetture degli assalitori. Dopo essere riusciti ad allontanarsi, hanno chiamato il 112 chiedendo aiuto.
“Il fatto, certamente grave per il contesto urbano e le modalità con le quali si è svolto”, spiegano i militari, ha dato inizio alle indagini da parte dei carabinieri di Assisi, in particolare quelli dell’Aliquota Operativa della Compagnia. Grazie a un certosino lavoro di acquisizioni testimoniali e riscontri investigativi, i militari hanno individuato i mandanti dell’aggressione, due ragazzi folignati con i quali uno dei tre aggrediti, in passato, aveva avuto dei dissapori per motivi economici, mentre le altre due vittime sono risultate completamente estranee ai fatti.
Come detto, al termine degli accertamenti, per i due trentenni è scattato il divieto di avvicinamento ai tre ex amici perugini; i due dovrano anche rispondere di estorsione, rapina, danneggiamento aggravato e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.