Multe più salate per chi abbandona i rifiuti.
Il consiglio comunale di Terni, nel corso dell’ultima seduta, ha approvato la modifica al Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati, su cui la I e la II commissione consiliare, riunite in seduta congiunta, avevano già espresso parere favorevole.
Novità su rimozione rifiuti abbandonati: sanzione accessoria
La modifica introdotta, relativa alla rimozione dei rifiuti abbandonati, risponde all’esigenza di combattere l’abbandono incontrollato degli stessi e consiste nella previsione di un contributo, a titolo di sanzione accessoria per la copertura dei costi sostenuti per gli interventi di rimozione e di ripristino dello stato dei luoghi da imputare ai trasgressori, i cui introiti saranno utilizzati per la rimozione dei rifiuti e la bonifica dei siti nei casi nei quali non sia stato possibile individuare i responsabili o comunque per interventi in campo ambientale, determinato nella misura forfettaria di 300 euro.
Multa da 600 euro senza distinzione sulla quantità di rifiuti abbandonati
Viene quindi abrogato il comma 12 dell’art 30 del Regolamento sui rifiuti del 2016 che prevede una sanzione di 50 euro nei confronti di chi abbandona una quantità di rifiuti inferiore al metro cubo. Il testo unico ambientale non fa invece distinzione di quantitativi di rifiuti abbandonati e stabilisce di comminare la sanzione amministrativa di 600 euro in favore della Provincia di Terni che indirizza queste risorse per il controllo in materia ambientale. Introducendo l’articolo aggiuntivo, il pagamento delle spese per il ripristino dello stato dei luoghi dove avviene l’abbandono diventa a carico del trasgressore. Fino ad ora il Comune è intervenuto, nell’immediato, alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti senza nulla chiedere al responsabile dell’abbandono per motivi di decoro e di tipo igienico sanitario.
Oltre alla sanzione ci sarà ordinanza del sindaco
Con questa sanzione accessoria, non presente nel testo unico ambientale, si prevede l’emissione di una ordinanza sindacale nei confronti del trasgressore, dopo la sua individuazione tramite il personale della Direzione Polizia Locale-Mobilità in collaborazione con gli ispettori ambientali e quindi nella maggior parte dei casi a bonifica avvenuta, e il pagamento di una multa di 600 euro, più il forfettario aggiuntivo di 300 euro per il ripristino dello stato dei luoghi.
La modifica del Regolamento rientra nelle strategie di intervento messe in campo per combattere il fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti e ridurre le aree e i siti di degrado, insieme all’ampliamento del perimetro di sorveglianza con le foto trappole, l’aumento dei controlli e l’inasprimento delle sanzioni.
(foto di repertorio)