Sarà stata la voglia di uscire del post- covid, sarà stato lo stile scanzonato e divertente di questo motoraduno, ma gli appassionati di due ruote della cittadina ai piedi dei Martani hanno affollato come mai accaduto la XXVII edizione de “La Sciapacchiata” che si è svolta domenica 19 luglio.
Partiti da Castel Ritaldi alle 8.30 con moto, scooter e ciclomotori di tutte le cilindrate e di tutte le epoche gli oltre 70 centauri hanno raggiunto il Monte Peglia per l’annuale ritrovo conviviale.
A farla da padrona le Vespe, ma anche Lambrette, Moto Guzzi, moto di grande cilindrata ma anche ciclomotori e piccoli scooter.
Le origini
“La Sciapacchiata” nasce nel 1993 da un’idea dei compianti Dino Bibiani e Dino Cernicchi come una passeggiata in motocicletta nei paesi circostanti , un impeto di allegria e di libertà, il desiderio di stare insieme in allegria condividendo la passione per i motori.
Gianluca Bibiani (e quest’anno anche la giovanissima Cecilia!) prosegue la tradizione insieme ad un gruppo di volontari.
“Mai come quest’anno lo spirito amichevole e informale della Sciapacchiata è stato più adatto, la voglia di uscire e di ritrovarsi era sentitissima nella nostra comunità dopo questi mesi difficili per tutti” confermano gli organizzatori che hanno registrato un numero record di iscritti.
“Il nostro è un motoraduno sui generis ma che ha ormai una storia quasi trentennale ed è iscritto a pieno titolo tra le tradizioni più importanti di Castel Ritaldi, come tipo di i iniziativa all’aria aperta si adatta inoltre molto bene alle norme sul distanziamento ed è probabile che vi sarà una seconda uscita come è stato richiesto da molti partecipanti”.
L’appuntamento ufficiale è per l’anno prossimo per l’dizione numero 28 ma potrebbero esserci delle novità a breve sempre con il motto della Sciapacchiata, “La pioggia mi bagna…il vento mi asciuga”.