Hanno avuto il coraggio di raccontare l’orrore vissuto. Assistite da uno psicologoco, davanti al giudice Angela Avila, una dopo l’altra, a orari scaglionati, le tre minorenni e la ragazza, da poco maggiorenne, hanno confermato le accuse di stupro mosse al 19enne di origini sudamericane, arrestato il 15 giugno scorso dai carabinieri di Perugia. Il giovane non era presente all’incidente probatorio con le vittime, chiesto dal procuratore Petrazzini per evitare alle ragazzine l’ulteriore trauma della testimonianza in udienza.
Il ragazzo, trasferito dal carcere di Perugia al penitenziario di Spoleto, ha ammesso nel corso degli interrogatori i rapporti sessuali. Ma ha detto di non essersi reso conto del rifiuto delle ragazze, perché alterato ora dalla droga, ora dall’alcol. Il giovane si è detto pentito. E per il suo comportamento ha chiamato in causa la difficile situazione familiare, l’assenza del padre ed il rapporto conflittuale con la madre, che lo aveva allontanato di casa.
I racconti delle vittime
Le quattro vittime hanno confermato tutte le accuse fatte. Raccontando, con comprensibile angoscia, ma con coraggio e determinazione, di come quel ragazzo, dai modi gentili in pubblico, fosse diventato violento una volta trovatesi da sole con lui. Le minacce e l’uso della forza per fare sesso di fronte al loro rifiuto.
Racconti che per molti aspetti si sono ripetuti. Il racconto della violenza che sarebbe avvenuta lo scorso 12 gennaio, sulla rampa di scale del parcheggio di un centro commerciale, fatto da una ragazzina che già tre anni fa, quando aveva solo 11 anni, era stata molestata. L’abuso della notte di Capodanno del 2019. Fino al racconto di quanto avvenuto fuori da un locale del centro di Perugia la sera del 10 giugno scorso. Quando il giovane prima avrebbe molestato una ragazzina della compagnia e poi violentato con la forza la minorenne finita in ospedale.
Stupratore seriale inchiodato, lui dà la colpa ad alcol e droga
Testimonianze che inchiodano il giovane di origini sudamericane come uno stupratore seriale. Fatti che lui in gran parte ha ammesso, pur attribuendo all’alcol e alla droga la violenza. Dicendosi pentito per quanto fatto.