di ConSpoleto
Rispetto all'introduzione della tassa di soggiorno occorre fare delle considerazioni: in Umbria negli ultimi 10 anni le presenze turistiche sono rimaste pressoché identiche. I dati ci dicono che nella nostra regione nel 2002 si sono registrate 5.911.000 presenze e nel 2012 5.957.000.
Tutto ciò, se messo a confronto con l'incremento delle strutture alberghiere ed extra-alberghiere, ha fatto si che l'occupazione media scendesse per il comparto alberghiero dal 37,5 % del 2002 al 30,4 % del 2012; per quello che riguarda l'extra-alberghiero si è passati dal 21,9% del 2002 al 14,6% del 2012.
Ad un pressoché invariato numero di presenze, fa da contraltare un raddoppio delle strutture extra – alberghiere e un incremento del 20% di quelle alberghiere. Se sommiamo questi due dati avremo un'occupazione media generale del 28,7% nel 2002 e del 19,9% nel 2012.
Come può un'impresa ricettiva stare sul mercato con questi indici di occupazione? Tutto ciò ha portato ad una diminuzione della redditività, mentre i costi gestionali sono aumentati in maniera sproporzionata, soprattutto per energia elettrica, gas, per non parlare di Imu e Tarsu. Quest'ultima nel territorio spoletino ha avuto un incremento, nel corso dell'ultimo anno, di quasi il 50 %, penalizzando soprattutto le strutture ricettive che, nonostante l'occupazione media delle strutture sia del 19,9%, sono sottoposte al pagamento di tale tributo in regime di vuoto per pieno. Viste queste percentuali, altri territori (vedi Terni), hanno cercato di mitigare il forte incremento della Tarsu o Tares, parificando le unità abitative delle strutture ricettive alle abitazioni civili.
Nonostante questi dati, dobbiamo registrare che Spoleto, rispetto ad altri comprensori umbri, nel periodo gennaio/settembre 2013 ha avuto un incremento delle presenze e degli arrivi di circa il 6,40%. Tutto questo grazie al lavoro dei singoli operatori e del Con Spoleto che, insieme all'amministrazione comunale, hanno cercato di attrarre eventi, facilitandone lo svolgimento con incentivi di varia natura. Grazie anche a questo Spoleto è risultata tra le prime cinque città italiane per il rapporto qualità/prezzo.
Per contro, nello stesso periodo nel perugino, con la tassa di soggiorno già introdotta, si è assistito a un decremento di presenze e arrivi di oltre il 5% (tant'è che stanno pensando per il 2014 di toglierla!).
Questi dati devono farci riflettere. NON SI PUO' introdurre la tassa di soggiorno nella nostra città!! In un momento di crisi come questo occorre incentivare il turista a scegliere una località e non penalizzarlo applicando ulteriori tasse.
Dal punto di vista politico sarebbe di una miopia assoluta in quanto interromperebbe il trend positivo registrato quest'anno e comunque metterebbe in discussione tutti i contratti che le strutture ricettive hanno già firmato con i vari operatori per il 2014. Vanificherebbe tutto il lavoro fin qui svolto, mettendo a rischio molti posti di lavoro e la sopravvivenza stessa di molte strutture ricettive.
Decisioni come queste non possono essere prese in maniera unilaterale, ma occorre concertazione e confronto con chi di turismo vive tutto l'anno ed è abituato da anni a fare tagli ai bilanci; con chi con grande sforzo si è da sempre rimboccato le maniche e reinventato. Non è possibile continuare a chiedere sacrifici alle nostre strutture, ma soprattutto ai nostri ospiti, che sono l'unica intoccabile risorsa!
Vi ricordiamo che di turismo non vivono soltanto gli alberghi, i ristoranti e i bar ma anche tutto l'indotto commerciale cittadino.
Con preghiera di pubblicazione,
Il Consiglio Direttivo del Con Spoleto