“Apprezziamo lo sforzo fatto, perché vista l'entità del disavanzo temevamo che le misure adottate sarebbero state più pesanti per i cittadini”. Si sono espressi così i rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Spi-Cgil presenti ieri pomeriggio a Palazzo comunale per l'incontro convocato dal Sindaco Daniele Benedetti. Un confronto voluto per presentare, in corrispondenza con l'inizio degli incontri pubblici (il primo si è tenuto ieri sera a San Giacomo), le misure definite dalla Giunta comunale e contenute nel Piano Triennale di rientro 2013-2015.
“Condividiamo l'impostazione della manovra – è stato spiegato dai sindacati – che, pur in una situazione di difficoltà economica e finanziaria, non prevede tagli per quanto riguarda i servizi sociali e lascia invariati i costi a carico dei cittadini per gli asili nido e le mense scolastiche”. Condivisione anche per quanto riguarda la riorganizzazione della struttura tecnica dell'Ente:”Riteniamo sia utile per garantire una maggiore efficienza e una riduzione dei costi. Per raggiungere questi obiettivi sarà necessario che l'amministrazione adotti esclusivamente un criterio meritocratico, partecipando le scelte sia con i dipendenti che con i sindacati”.
Imu – Una condivisione che Ulisse Mazzoli (Cgil), Pierpaola Pierantozzi (Cisl), Alessandro Emili (Uil), Paolo Zaffini (Ugl) e Giuseppe Giansanti (Spi-Cgil) hanno manifestato anche in relazione all'Imposta Municipale Propria (IMU). “Alla luce delle necessità legate al piano di rientro, comprendiamo l'aumento dell'aliquota sulle seconde case da 0,9% a 1,06%, anche se siamo di fronte ad un sacrificio richiesto ai cittadini”. I sindacati hanno espresso inoltre apprezzamento per il mantenimento delle agevolazioni sull'IMU seconda casa, nei confronti delle attività produttive e agricole, dei terreni edificabili, ma anche per le seconde case date in uso gratuito a genitori o figli o concesse a canone concordato.
Irpef – Sempre sul fronte delle aliquote i sindacati sono tornati a sollecitare l'amministrazione affinché preveda una progressività per l'addizionale Irpef (oggi è prevista l'esenzione per i redditi pari o inferiori ad € 10.000,00). “Per il prossimo anno vanno previste fasce di reddito diverse in base alle quali far pagare l'addizionale, affinché ci sia una maggiore proporzionalità con i guadagni effettivamente dichiarati”.
Ognuno la sua parte – “La situazione economica è difficile – sono state le parole dei sindacati al termine dell'incontro – ma per risollevare la città, che non è certo l'unica a vivere una condizione di crisi, è indispensabile che tutti facciano la loro parte. È per questo che non siamo contrari all'introduzione della imposta di soggiorno ipotizzata dalla Giunta, che può rappresentare per l'Ente un'ulteriore voce in entrata senza pesare sulle tasche dei cittadini”.