Non si fermano i reati di atti persecutori e aggressione contro le donne nel tifernate. Il protagonista in negativo della vicenda, questa volta, è un 52enne cittadino marocchino, M. A., residente a Città di Castello. Quest’ultimo, in passato, era già stato sottoposto ad un divieto di avvicinamento all’ex coniuge ed era da tempo controllato dal personale dell’ Ufficio Prevenzione Generale del Commissariato di Polizia di Città di Castello; M.A., infatti, aveva più volte minacciato ed aggredito la donna, tanto che vari controlli degli agenti erano finalizzati a verificare il rispetto delle regole da parte dell’uomo.
Nel primo pomeriggio di ieri (mercoledì 4 dicembre, ndr), però, il Commissariato tifernate ha ricevuto una richiesta d’intervento da parte di F.K., 29enne di origine marocchina ed ex coniuge dell’arrestato. L’equipaggio di una Volante, che già gravitava in zona per verificare la situazione, dopo essere intervenuto sul posto, ha trovato il cittadino marocchino in una evidente violazione delle disposizioni giudiziarie. La donna, nella denuncia, ha raccontato di esser stata aggredita e ha anche affermato che l’ex coniuge, in presenza di una testimone, si sarebbe abbassato i pantaloni, mostrando l’organo sessuale di fronte ai propri figli e ad altri minori appena usciti da scuola. Il marocchino è stato dunque arrestato e condotto presso il carcere di Capanne.
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