Problemi sulle visite mediche anche per i detenuti, mentre migliora la situazione del sovraffollamento. La situazione del carcere di Terni è stata al centro oggi della visita effettuata dal garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, Stefano Anastasìa.
Il garante ha visitato la casa circondariale di Terni, incontrando il comandante della polizia municipale, Fabio Gallo, il responsabile sanitario del penitenziario, dottor Marrozzo, il personale ed alcuni detenuti. Anastasìa conferma la sua attenzione e vigilanza alla situazione negli istituti penitenziari umbri in questa delicata fase di ripresa.
Attualmente presenti a Sabbione 490 detenuti, 80 più del previsto
Presso la casa circondariale di Terni sono disponibili 411 posti regolamentari. Ma i detenuti presenti sono sempre circa un centinaio in più.
Da inizio emergenza Covid-19 la popolazione detenuta è comunque diminuita fino a 490 detenuti, per effetto delle misure alternative disposte dalla magistratura. Il clou si era raggiunto a fine febbraio, con 532 detenuti (qui tutti i dati).
In quattro mesi, dunque, sono scesi di circa 40 unità, ma nell’ultimo periodo sono ripresi i trasferimenti da altri istituti penitenziari. Da qualche settimana è ripresa l’attività dei volontari Caritas.
Le misure per la prevenzione del Covid-19
Ad oggi risultano messe in atto le misure essenziali per la prevenzione della diffusione del virus. In particolare, nella Casa circondariale di Terni è stato attivato ed è regolarmente funzionante lo spazio di pre-triage per i detenuti nuovi giunti, sia provenienti dalla libertà che da altro istituto penitenziario. Sono stati individuati spazi di isolamento precauzionale e per l’isolamento sanitario di eventuali casi sospetti o pazienti positivi, per un totale di circa 7 stanze dedicate.
Tutto il personale che fa accesso in istituto viene sottoposto presso la portineria Block House a misurazione della temperatura corporea con la concomitante compilazione di un’autodichiarazione sul proprio stato di salute.
Ripresi i colloqui in presenza con i familiari
Quanto alle misure di comunicazione con i familiari, dal 19 maggio è nuovamente possibile svolgere i colloqui in presenza. Cionondimeno, permane la possibilità di svolgere colloqui in videoconferenza tramite 4 postazioni per chiamate Skype for business e 11 postazioni “mobili”, cioè tramite l’utilizzo di cellulari, per videochiamata tramite App di messaggistica “WhatsApp”. In entrambi i casi la fascia oraria va dalle 9 alle 16, dal lunedì al sabato.
Le criticità per i detenuti segnalate
Tra le principali criticità riscontrate emerge la mancanza di un’adeguata assistenza psichiatrica, di specialisti e la necessità di riprogrammare le visite, la diagnostica e gli interventi presso le strutture ospedaliere. Il Garante si augura la dovuta attenzione da parte della Usl Umbria 2.
Nei prossimi giorni il Garante invierà una relazione ai Dirigenti competenti e proseguirà con le visite presso gli altri istituti penitenziari umbri.