MILANO (ITALPRESS) – “Il credito alle imprese e alle famiglie non si è mai fermato, in due mesi nella Banca dei Territori abbiamo realizzato volumi di operazioni che di solito facciamo in un anno. E stiamo continuando a lavorare su questi ritmi, non avendo mai interrotto i nostri servizi, compresa Codogno, dov’è iniziata la pandemia e dove in una situazione di profonda emergenza abbiamo cercato di assicurare il presidio dei servizi ai nostri clienti attraverso interventi straordinari di turnazione del personale e cercando di garantire il continuo funzionamento dei bancomat”. Così, in un’intervista all’Italpress, Tito Nocentini, responsabile della direzione Lombardia di Intesa Sanpaolo, che comprende tutta la regione tranne Milano, la sua provincia e Monza Brianza.
“Siamo partiti fin da subito a inizio dell’emergenza coronavirus con la sospensione delle rate dei mutui – sottolinea -. Abbiamo gestito come direzione regionale circa 35.000 pratiche delle 60.000 ricevute nel perimetro lombardo con circa 7 miliardi di finanziamenti residui sottostanti. C’erano poi le immediate esigenze di liquidità, e siamo intervenuti con i finanziamenti, 18 mesi meno un giorno, e la conversione in liquidità delle linee commerciali di anticipo fatture. Una vera e propria boccata di ossigeno concretizzata con 300 milioni di fondi serviti per non bloccare la catena dei pagamenti grazie anche ai sei mesi di preammortamento previsti dal finanziamento. Per i finanziamenti a 25 mila euro, sono oltre 5.000 quelli erogati, per un totale di 100 milioni messi a disposizione delle imprese con meno di centomila euro di fatturato annuo. Per quanto riguarda i finanziamenti a 72 mesi, con preammortamento di 36 mesi, siamo sopra il mezzo miliardo. Infine, per le operazioni garantite da Sace, la prima erogazione da dieci milioni è di questi giorni, a favore della bergamasca Tesmec, si tratta di un segnale importante, che simboleggia la rinascita del tessuto imprenditoriale lombardo, e in particolare bergamasco, dopo l’emergenza Covid”. “Ci sono segnali di vitalità – prosegue -, i tassi sono ai minimi da 30 anni. Per quanto riguarda la liquidità sui conti, dalle evidenze che abbiamo, registriamo un incremento piuttosto significativo”. “Adesso – dichiara Nocentini -, in questa fase di ripartenza c’è omogeneità nella voglia di ricominciare a lavorare. Ovunque si è cercato di riaprire non appena è stato possibile, a prescindere dal virus. E’ evidente però che gli stress organizzativi sono diversi a seconda delle aziende, la velocità di crociera è diversa. Noi ci siamo, dal credito al sostegno solidale alle comunità più colpite attraverso i numerosi progetti benefici e di partecipazione alla rinascita dei territori, come Bergamo in particolare”.
“La Lombardia è straordinaria per risorse umane e materiali, capacità di lavoro e di reinventarsi, c’è la voglia di rinascita piena, a partire dai territori più colpiti dal Covid-19 – conclude Nocentini -. Le condizioni ci sono. Bisogna però tener conto del contesto italiano e di quello internazionale, guardando all’export in Europa e negli Stati Uniti. Abbiamo avuto la sciagura di essere i primi a combattere con il Covid-19, questo ci permette di uscirne per primi, ma ci vorrà ancora un pò di tempo perchè i mercati cui ci rivolgiamo all’estero siano pronti. Ci sono però le condizioni per una nuova rinascita e noi intendiamo essere ancora in prima linea per il rilancio delle nostre imprese”.
(ITALPRESS).
“Siamo partiti fin da subito a inizio dell’emergenza coronavirus con la sospensione delle rate dei mutui – sottolinea -. Abbiamo gestito come direzione regionale circa 35.000 pratiche delle 60.000 ricevute nel perimetro lombardo con circa 7 miliardi di finanziamenti residui sottostanti. C’erano poi le immediate esigenze di liquidità, e siamo intervenuti con i finanziamenti, 18 mesi meno un giorno, e la conversione in liquidità delle linee commerciali di anticipo fatture. Una vera e propria boccata di ossigeno concretizzata con 300 milioni di fondi serviti per non bloccare la catena dei pagamenti grazie anche ai sei mesi di preammortamento previsti dal finanziamento. Per i finanziamenti a 25 mila euro, sono oltre 5.000 quelli erogati, per un totale di 100 milioni messi a disposizione delle imprese con meno di centomila euro di fatturato annuo. Per quanto riguarda i finanziamenti a 72 mesi, con preammortamento di 36 mesi, siamo sopra il mezzo miliardo. Infine, per le operazioni garantite da Sace, la prima erogazione da dieci milioni è di questi giorni, a favore della bergamasca Tesmec, si tratta di un segnale importante, che simboleggia la rinascita del tessuto imprenditoriale lombardo, e in particolare bergamasco, dopo l’emergenza Covid”. “Ci sono segnali di vitalità – prosegue -, i tassi sono ai minimi da 30 anni. Per quanto riguarda la liquidità sui conti, dalle evidenze che abbiamo, registriamo un incremento piuttosto significativo”. “Adesso – dichiara Nocentini -, in questa fase di ripartenza c’è omogeneità nella voglia di ricominciare a lavorare. Ovunque si è cercato di riaprire non appena è stato possibile, a prescindere dal virus. E’ evidente però che gli stress organizzativi sono diversi a seconda delle aziende, la velocità di crociera è diversa. Noi ci siamo, dal credito al sostegno solidale alle comunità più colpite attraverso i numerosi progetti benefici e di partecipazione alla rinascita dei territori, come Bergamo in particolare”.
“La Lombardia è straordinaria per risorse umane e materiali, capacità di lavoro e di reinventarsi, c’è la voglia di rinascita piena, a partire dai territori più colpiti dal Covid-19 – conclude Nocentini -. Le condizioni ci sono. Bisogna però tener conto del contesto italiano e di quello internazionale, guardando all’export in Europa e negli Stati Uniti. Abbiamo avuto la sciagura di essere i primi a combattere con il Covid-19, questo ci permette di uscirne per primi, ma ci vorrà ancora un pò di tempo perchè i mercati cui ci rivolgiamo all’estero siano pronti. Ci sono però le condizioni per una nuova rinascita e noi intendiamo essere ancora in prima linea per il rilancio delle nostre imprese”.
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