Pasta Julia Spello, lo spettro dei licenziamenti / Cgil "difendere il lavoro" - Tuttoggi.info

Pasta Julia Spello, lo spettro dei licenziamenti / Cgil “difendere il lavoro”

Redazione

Pasta Julia Spello, lo spettro dei licenziamenti / Cgil “difendere il lavoro”

Dom, 01/12/2013 - 14:22

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Flai Cgil Umbria

In questa crisi devastante, c’è un'azienda che non ha problemi di lavoro e di prospettive produttive; nonostante questo è entrata in un tunnel di cui non si vede l'uscita, a causa di conflitti tra società e di questioni che nulla hanno a che fare con il merito.

Si tratta di Pasta Julia Srl di Spello, circa 50 dipendenti, presente nel settore alimentare, soprattutto nella grande distribuzione.

Nella vicenda di questa azienda, senza che le motivazioni siano chiare, si è riaffacciata la vecchia proprietà e altri soggetti si manifestano in maniera carsica sotto mentite spoglie alimentando conflittualità latenti.

Tutto questo moltiplica incertezze ed estrema confusione sul futuro di questa azienda.

Sia chiaro, la Flai Cgil non può accettare che l'azienda sia schiacciata da queste incertezze, o che si dia spazio ad interpretazioni che hanno un unico esito, più o meno esplicito: mettere in discussione il futuro dell’attività produttiva.

E non è giusto prescindere dai fatti, che dicono che l’attuale proprietà ha regolarmente pagato le retribuzioni e garantito la prosecuzione dell’attività, garantendo tutti i dipendenti senza nessun taglio, pur nell’attuale incertezza.

Quindi, siamo contrari all’asseverazione di un piano che prevede un taglio occupazionale consistente, così come è sbagliato prestare il fianco, anche al di là delle volontà esplicite, a chi finge di essere interessato alla prosecuzione delle attività produttive.

Per questo auspichiamo che la magistratura tenga conto, oltre che del necessario rispetto delle procedure, anche della sostanza, che è quella di salvaguardare il lavoro di tutti i dipendenti e la prosecuzione della produzione. Siamo convinti che lo farà.
Al contempo, su un altro piano, Gepafin e la Regione dell’Umbria debbono in tempi rapidi convocare una riunione, per contribuire a sbrogliare una matassa che rischia di soffocare l’essenza: il lavoro e l'attività.
Sia chiaro a tutti, questo non lo permetteremo, e attiveremo tutte le forme di mobilitazione necessaria per difendere questi obiettivi, compresa l'occupazione dell’azienda.

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