Singolare manifestazione, anzi “un grido di aiuto” come si legge in uno degli striscioni, questa mattina a Gubbio. Circa 50 sedie vuote (tutte diverse) sono state poste al centro di Piazza Grande con tre grandi messaggi a corredo, tra cui “Gubbio vive di turismo” e “Sindaco aiutaci ad occupare queste sedie”.
L’iniziativa è stata promossa da tutti gli operatori turistici della città, in linea con il Movimento Imprese Ospitalità – Risorgiamo Italia, per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica in un momento così difficile per questo settore dovuto all’emergenza coronavirus.
“Siamo qui a rappresentare le nostre attività che ad oggi hanno subito un blocco totale del proprio lavoro. – fanno sapere i promotori della manifestazione – Le sedie sono simbolo delle nostre attività, il nostro è un grido di aiuto, volto ad esortare che venga invertita la rotta per salvare imprese e lavoratori, prima che queste sedie rimangano vuote in maniera permanente”.
Gli operatori, sottolineando le previsioni incerte e con fatturati tendenti allo zero, hanno chiesto così di aprire un tavolo di discussione condiviso e di voler prendere in considerazione alcune proposte: tra queste l’abbattimento della fiscalità comunale Tari, Imu, tassa su pubblicità e pubblica affissione e tassa sul suolo pubblico. “Per tali imposte non è possibile accettare alcuno spostamento temporale, rateizzazione o altra formula che non sia quella dell’annullamento”
Chiediamo alla Regione contributi a fondo perduto per i pubblici esercizi, la concessione gratuita del suolo pubblico per tutto il 2020, la regolamentazione del centro storico (aree pedonali, spazi di condivisione e flessibilità oraria per esercizi commerciali) e il rilancio della città attraverso i canali di comunicazioni correnti
“Ci troviamo tutti nella stessa condizione: – hanno concluso – vogliamo fare la nostra parte per ripartire in sicurezza, salvaguardando i nostri clienti e, al contempo, i posti di lavoro che il nostro settore ha generato negli ultimi anni, coscienti che la ripresa sarà difficile ma fattibile solo se la gestiamo insieme”.