ROMA (ITALPRESS) – In una lettera inviata al presidente del Coni, Giovanni Malago’, e al numero 1 del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli, il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, chiede che la ripresa degli allenamenti avvenga dal 4 maggio in poi e annuncia che dara’ impulso “a un’iniziativa, coordinata dal mio Ufficio di Gabinetto, per riflettere in modo organico su come realizzare specifiche leve di ripartenza, modalita’ di vero e proprio ‘adattamento’ del sistema sportivo al rischio covid-19, specie se questo non potra’ dirsi del tutto sotto controllo nei mesi a venire”. Spadafora scrive: “Il Governo ha adottato misure rigorose e messo in campo risorse importanti, anche nel mondo dello sport. Siamo tuttora impegnati per elaborare e attuare gli interventi piu’ idonei a fronteggiare la crisi e, soprattutto, accompagnare in sicurezza un percorso di ripresa”. Spadafora, che nella sua indicazione di non riprendere gli allenamenti “almeno fino al mese di maggio”, si dice “consapevole di cosa significhi questo prolungato fermo per gli atleti che hanno fatto duri sacrifici per raggiungere i loro obiettivi. A loro va il mio messaggio di vicinanza e solidarieta’, ma anche di incoraggiamento, determinazione e speranza. Le scelte assunte, dal Governo, pongono in cima alla scala degli interessi meritevoli di tutela la salute di tutti, il bene di tutti e, quindi, quello del Paese nel suo complesso. Soltanto se sinceramente uniti, al di la’ di attitudini e ruoli diversi, soltanto se sapremo essere giocatori di un’unica sola squadra, quella dello sport italiano, riusciremo a vincere questa difficile sfida. Nella profonda convinzione che i nostri atleti e le nostre atlete, normodotati e disabili, torneranno a vincere e onorare presto il Tricolore, vi prego di voler attivare le Federazioni e gli altri soggetti del sistema sportivo affinche’ la ripresa degli allenamenti e delle attivita’ avvenga, presumibilmente dal 4 maggio, nel piu’ rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza che saranno individuate d’intesa con le autorita’ sanitarie e gli organismi scientifici”.
(ITALPRESS).
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