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I costruttori chiedono procedure piu’ snelle a monte delle gare di appalto: “Vedremo a cosa servono i tre miliardi stanziati dal governo. Noi chiediamo ammortizzatori sociali e di intervenire poi nella apertura dei cantieri. Il problema e’ l’eccesso di burocrazia”, dice Buia.
Applicare il modello Genova? Si tratta di un modello “che e’ andato in deroga anche al codice degli appalti – risponde il numero uno di Ance -. I due terzi del tempo necessario sono a monte delle gare di appalto. E quindi le procedure piu’ veloci devono essere li'”. Il modello da applicare, piuttosto, secondo Buia e’ quello della linea ferroviaria Napoli-Bari: “Abbiamo esempi di esperienze commissariali come la Napoli- Bari”, ha spiegato, “dove un intervento solo a monte delle procedure di gara ha accorciato i tempi di due anni. Questo dovrebbe essere codificato come esempio da utilizzare”. Ma “semplificare non vuole dire abbassare i controlli”, ha precisato Buia. “Parliamo della autorizzazioni a monte delle gare. Accorciare la filiera sopra non vuole dire aprire al malaffare. Noi vogliamo l’Anac nei cantieri. Anac ha spaventato tantissimo la pubblica amministrazione. Dobbiamo fare si’ che la macchina pubblichi operi con trasparenza e all’interno del codice appalti, non vogliamo deroghe”.
(ITALPRESS).