In una Sala della Conciliazione affollatissima di studenti si è celebrato il Giorno del Ricordo, solennità civile per ricordare la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
Protagonista della cerimonia il poliedrico artista Simone Cristicchi, a cui è stato consegnato il “Premio Dignità Giuliano-Dalmata nel mondo”, che ha raccontato aneddoti della sua vita, ha stimolato i ragazzi con le sue riflessioni sulle cause di “obbrobri che hanno strappato la dignità e l’identità”.
A proposito del popolo giuliano-dalmata, Cristicchi ha elogiato “il grande amore degli esuli per le proprie radici” e ha invitato “a non scontrarsi mai sulla memoria”, non è mancato un accenno al perdono per i torti che si sono subiti: “Il vero risarcimento per gli esuli è che si conosca, si riconosca e si rispetta la loro storia”.
Prima delle parole di Cristicchi si è svolto un momento di riflessione con gli interventi del sindaco Stefania Proietti, Giovanni Stelli (Società di Studi Fiumani), Franco Papetti (Associazione Fiumani Italiani nel Mondo) e Paolo Anelli (Studioso dell’Esodo Giuliano-Dalmata).
Questa la motivazione del Premio assegnato all’artista: “per aver saputo con alta qualità artistica e comunicativa ricordare e spiegare alle nuove generazioni il dramma del popolo istriano fiumano dalmata che ha fondato la propria battaglia contro l’inclemenza della storia sulla fedeltà alle origini, sullo spirito di sacrificio e sulla forza di emergere dalla sofferenza per l’ingiustizia subita”.
Nel pomeriggio, alle 16, è stata deposta una corona nell’area verde di via Martiri delle Foibe.