Ha lasciato la sua casa di Balanzano, per andare a Roma da alcuni familiari, l’ex prete indagato ufficialmente dalla Procura di Perugia dopo essere stato fermato, nella serata di martedì, mentre era in strada a Ponte San Giovanni con due minorenni.
L’ipotesi accusatoria al vaglio del pm Massimo Casucci è di tentata prostituzione minorile.
Il sacerdote era stato fermato per strada da alcuni genitori, allarmati per la presenza di quell’uomo, che indossava ancora gli abiti religiosi nonostante fosse stato sospeso nel 2006 a seguito di due condanne per corruzione e abusi su minori.
I carabinieri lo avevano accompagnato in caserma a Ponte San Giovanni, unitamente ai due ragazzini, ascoltati con l’ausilio di uno psicoterapeuta. Il 70enne ex religioso aveva spiegato che si trattava dei figli di un uomo che avrebbe voluto assumere come suo badante. Ammettendo di essere rimasto nella propria abitazione con i due ragazzini, ma soltanto perché uno di loro lo aveva aiutato per alcune faccende domestiche.
Al vaglio degli inquirenti ci sono i cellulari dell’ex prete (uno era in possesso di uno dei genitori). Nell’abitazione di Balanzano sarebbe stato rinvenuto anche materiale pornografico (è da chiarire se i filmati riguardino tutte persone maggiorenni o anche minori).
L’ex prete era arrivato a Perugia da alcuni mesi, dopo essere stato per tre anni (fino alla scorsa estate) nella comunità religiosa di Città di Castello specializzata nel recupero di sacerdoti.
La sua presenza fuori dalle scuole di Ponte San Giovanni, Balanzano e Case Bruciate, dove aveva avvicinato dei ragazzini facendo loro anche dei regali, aveva allarmato diversi genitori, che hanno segnalato il caso ai carabinieri. Lo stesso aveva fatto la Curia, confermando che l’uomo indossava abusivamente l’abito religioso ed invitando a denunciare eventuali notizie di comportamenti sconvenienti.