Il suono della campanella non è mai stato così dolce per gli studenti della scuola Carducci – Purgotti, finalmente nel loro nuovo istituto, il terzo in Umbria ricostruito dopo il sisma e finanziata con i fondi del commissario pr la ricostruzione.
Il messaggio del commissario
Per conto del commissario straordinario è intervenuto il dott. Bortoloni, che ha letto il messaggio inviato dallo stesso prof. Farabollini.
“La Carducci – Purgotti è speciale perché è simbolo del duro percorso della ricostruzione cui ho il privilegio di aver dato tecnicamente e personalmente un contributo non marginale – il messaggio del commissario Farabollini -. Per realizzare questa scuola, infatti, è servito superare l’ordinario e l’imprevisto e lo si è fatto con la dedizione, la costanza e, soprattutto, la sinergia che sono indispensabili a raggiungere ogni traguardo. Un lavoro duro, che dà frutti concreti perché svolto in sincrono tra Commissario, Regione, Comune, tecnici ed imprese costruttrici. Un lavoro che porta con sé l’immensa soddisfazione di poter cancellare, con un tratto di matita, lo sconforto nato dalla distruzione e trasformarlo in linee di progetto che odorano di futuro da cogliere nella tranquillità della sicurezza”.
Al taglio del nastro, con il commissario, c’erano la neopresidente della Regione e vicecommissario Donatella Tesei e il sindaco di Perugia Andrea Romizi.
Tesei: “Ragazzi, siete fortunati”
“La realizzazione di questa scuola – ha detto la governatrice Tesei – è un esempio da seguire perché è il risultato di una fattiva collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti che hanno potuto contare anche su accadimenti positivi”.
“Siete fortunati – ha aggiunto Tesei rivolgendosi agli alunni – perché potete rientrare nella vostra scuola con celerità grazie ad un insieme di fattori favorevoli che hanno visto le istituzioni pubbliche portare avanti con grande determinazione la realizzazione dell’opera, i genitori collaborare in modo costruttivo per superare i momenti di disagio e mantenere la continuità didattica e le ditte lavorare senza dovere affrontare quegli inconvenienti, a volte presenti negli appalti pubblici, che portano al blocco dei lavori ed a ritardi. Siamo di fronte ad un percorso da seguire ed imitare – ha detto ancora Tesei – che auspico da qui in avanti possa ripetersi in tutta l’Umbria, in particolare per quelle situazioni di forte disagio dove ci sono ragazzi fuori dalle loro scuole, situazioni a cui non sempre è possibile dare risposte efficaci e veloci come questa. Anche in questi casi c’è l’impegno di tutti per portarle a soluzione, ma a volte c’è bisogno di trovare più sinergia, coerenza e collaborazione. Solo attraverso la collaborazione – ha sottolineato la presidente – si superano i momenti di difficoltà. L’importante è che nessuno rimanga alla finestra a guardare ciò che fanno gli altri, magari alla ricerca del più piccolo difetto, perché un atteggiamento come questo non risolve nulla. Rimboccandoci invece tutti insieme le maniche anche le zone più critiche dell’Umbria, come quella del cratere, possono sperare, guardando ad un futuro fatto di tempi certi, veloci e di risultati concreti che possano mettere in sicurezza le scuole, ma anche le abitazioni civili e le attività produttive per far rinascere – ha concluso Tesei – territori così importanti dell’Umbria che ancora soffrono molto”.
Romizi: “Esempio di buona amministrazione”
“Questa scuola – ha sottolineato anche il sindaco Romizi nel suo intervento – è un esempio di buona amministrazione e di collaborazione tra istituzioni e cittadini, che spero si possa ritrovare anche in altre scuole alla cui riqualificazione metteremo mano a breve. Abbiamo, infatti, -ha precisato- trovato risorse per altre 30 scuole della città sulle 110 che abbiamo, con un’operazione epocale a sostegno della sicurezza, della formazione e della crescita dei nostri ragazzi”.
Romizi ha, quindi, ringraziato il commissario straordinario per la ricostruzione, non presente oggi alla cerimonia per motivi strettamente personali, la dirigente Rossi, le scuole che hanno ospitato gli studenti in questi 10 mesi, le aziende che hanno effettuato i lavori, gli ex assessori comunale, Wagué, e regionale, Bartolini, i tecnici dei due enti, i genitori, “che – ha ricordato – anche in questa occasione hanno dato un segno di grande maturità”.
Il primo cittadino si è detto particolarmente soddisfatto del risultato finale, considerato un elemento importante per la riqualificazione di tutto il quartiere: “Ho personalmente voluto – ha concluso – che fosse apposto all’ingresso della scuola lo stemma del Comune di Perugia perché siamo tutti consapevoli che questo non è un edificio qualunque, ma anzi i ragazzi che vi entrano siano consapevoli di quale è la loro comunità e la comunità del fatto che qui dentro c’è il futuro della nostra città”.
“Un giorno speciale”
Dopo l’inno di Mameli intonato dagli alunni delle classi 1° e 3° C, ha preso la parola la dirigente scolastica, Iva Rossi, per il saluto di benvenuto. “Oggi è una giornata davvero speciale per noi -ha detto- che arriva a conclusione di un percorso particolarmente complesso, per il quale voglio ringraziare alcune figure speciali, tra cui l’ex assessore comunale Dramane Wagué, Raffaele Goretti, presidente del Consiglio dell’Istituto comprensivo 4, i club Lions che ci stanno aiutando, sostenendo le spese per gli allestimenti interni della scuola e, soprattutto, i ragazzi, i nostri studenti, quelli attuali che potranno godere di questa nuova scuole e quelli passati”.
La dirigente dell’USR Iunti ha, quindi, tenuto a sottolineare quanto la scuola rappresenti un elemento di positività per tutta la regione anche per la condivisione del lavoro che l’ha caratterizzata fin dall’inizio, con l’obiettivo comune di garantire agli studenti il rientro prima possibile.
La scuola
Costata poco più di 5,5 milioni di euro, la Carducci Purgotti ha una superficie di 2.634 mq che cmprende: 12 aule da 25 alunni, 8 laboratori didattici per l’insegnamento specializzato nelle attività scientifiche, tecniche, artistiche e musicali, 2 aule per le attività didattiche di sostegno, sala professori e sala riunioni, 2 uffici per la gestione didattica più sala di aspetto; reception e 2 punti di controllo. Non mancano la biblioteca ed una palestra di categoria A1 con locali connessi ed un tetto verde da fruire come ulteriore laboratorio didattico per la gestione del verde urbano oltre ai servizi, allo spogliatoio insegnanti, al locale lavanderia.
L’inaugurazione arriva a circa 10 mesi dall’inizio dei lavori, dopo che la scuola precedente, risalente agli anni 60, era stata dichiarata inagibile a seguito del sisma del 2016.
La nuova scuola è stata progettata per ospitare 12 aule per un totale di circa 300 alunni. Accanto ad esse vi saranno anche 8 laboratori didattici, 2 aule per le attività didattiche di sostegno,1 aula multimediale e informatica, 1 aula dei professori e 1 sala riunioni, uffici per la gestione didattica e per il servizio amministrativo, tecnico e ausiliario. Prevista anche una sala lettura (biblioteca), blocchi bagni insegnanti, studenti e diversamente abili con tutte le dotazioni di legge, depositi/archivi, una palestra con gli spogliatoi per studenti e insegnanti più un locale per le visite mediche e la terrazza ‘verde’ completano il sistema di orti urbani integrati nella volumetria architettonica. Una concezione nuova, dunque, dell’edificio come strumento educativo fondamentale finalizzato allo sviluppo delle competenze sia tecniche che sensoriali dei ragazzi, con un intervento di cambiamento radicale rispetto al plesso scolastico demolito.
Il nuovo edificio è stato progettato e realizzato al meglio di quanto previsto dalle normative vigenti in termini di sicurezza generale e sismica, risparmio energetico e isolamento acustico, comfort e cura ambientale, accessibilità. Il nuovo corpo, sviluppato su 3 livelli fuori terra e un semi interrato, ha, infatti, una struttura in acciaio zincato con tecnologia a secco, sistema antincendio, sistema videosorveglianza ed anti intrusione, riscaldamento a pavimento, unità trattamento aria, recuperatori di calore e aria condizionata, il tutto gestito da computer o smartphone e visibile all’ingresso della scuola con tv smart, pannelli fotovoltaici, teleriscaldamento, vasca recupero acque piovane per irrigazione automatica giardini ed aiuole, punto erogazione acqua per scuola plastic free, raccolta differenziata e didattica sostenibile. È, inoltre, facilmente accessibile a disabili e persone con deficit motori, con l’eliminazione delle barriere architettoniche, la presenza di parapetti in vetro con ampia visuale, percorsi ipovedenti e non vedenti, ascensori, bagni e spogliatoi attrezzati nonché appositi parcheggi dedicati con relative rampe di accesso e percorsi guidati.