Due denunce a piede libero, 17 multe e 8 fucili sequestrati. E’ questo l’esito dei controlli messi in atto dai carabinieri del gruppo Forestale di Terni nello scorso fine settimana nei confronti di cacciatori intenti a battute di caccia al cinghiale.
Un tipo di caccia, evidenziano i militari, che registra un aumento degli illeciti perpetrati dai componenti le squadre che, a causa delle peculiari modalità di svolgimento della battuta, possono creare problematiche legate alla sicurezza e all’incolumità delle persone.
In particolare i controlli sono stati svolti in località Val di Serra, Monte La Croce, Monte Torricella e Poggio Lavarino del comune di Terni dai militari delle Stazioni carabinieri forestale di Terni, Stroncone, Amelia e Ferentillo che hanno controllato 16 persone, 23 veicoli e 3 squadre di caccia al cinghiale.
Gli accertamenti hanno portato al deferimento alla Procura della Repubblica di Terni di due cacciatori, entrambi classe 1949, per il reato di caccia con mezzi non consentiti (fucile a canna liscia caricato con 5 cartucce) con conseguente sequestro penale di 2 fucili. Sono emersi inoltre diversi illeciti di natura amministrativa.
Ulteriori controlli sono stati effettuati in località Gallisciano del comune di Amelia, nei quali i militari della Stazione carabinieri forestale di Amelia hanno sorpreso 3 persone intente a praticare l’attività di caccia al cinghiale in battuta a distanza non regolamentare dalle strade. Sono stati quindi elevati 3 verbali amministrativi e sequestrate le armi e le munizioni.
Complessivamente sono state elevate sanzioni amministrative per un importo superiore a 2.000 euro.