Nella Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia la Biblioteca Ulisse di Tavernelle diventa ufficialmente “Amica dei bambini”. Con l’inaugurazione al suo interno del “Baby pit stop”, la Biblioteca intercomunale fa infatti propri i principi etici di Unicef e dà “un forte segnale di attenzione nei confronti dei diritti dei più piccoli”.
Con una semplice cerimonia, alla presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Panicale e di Unicef, è partito mercoledì pomeriggio presso la ”Ulisse” il primo “Baby pit stop” della zona. Un’area dedicata all’interno della sala lettura, con tanto di poltrona su cui potersi comodamente adagiare e di un fasciatoio, dove è possibile “fare il pieno di latte” e il cambio del pannolino. Un ambiente caldo e accogliente, gratuito, riservato alle neomamme e a disposizione di chiunque abbia la necessità di accudire il bambino.
Il “Baby pit stop” è un progetto promosso da Unicef per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, di cui è appena ricorso il 30° anniversario. E si inserisce nell’ambito del Programma “Ospedali&Comunità Amici dei Bambini” che prevede appunto l’allestimento di aree attrezzate per accogliere le mamme che intendono allattare i propri figli quando si trovano fuori casa.
“Ci fa piacere – ha dichiarato il sindaco Giulio Cherubini – arricchire questo spazio non solo sotto il profilo della documentazione. Per una realtà come questa aperta alle famiglie si tratta di uno spazio imprescindibile”.
“E’ nostra attenzione – ha aggiunto l’assessore Anna Buso – aumentare gli spazi dove soddisfare le esigenze delle madri e delle famiglie. Nelle scelte che andremo a compiere avremo un occhio sempre più attento e vigile rispetto ai diritti dei bambini”.
All’inaugurazione ha preso parte anche la presidente regionale Unicef Iva Catarinelli che ha precisato come un “Baby pit stop” non sia semplicemente un luogo dove poter allattare, ma dove si fa cultura dell’infanzia e si promuovono incontri e attività di sostegno alla genitorialità.
Sull’importanza di una corretta educazione alimentare si è invece soffermato il presidente del Comitato provinciale Unicef Fausto Santeusanio che ha ricordato come il problema della malnutrizione non riguardi solo i paesi poveri, ma anche quelli come il nostro dove scorrette abitudini fin dalla nascita possono determinare gravi patologie nel corso dell’esistenza.