Nel decennio dal 2007 al 2017 dall’Umbria sono emigrati all’estero 5mila 389 giovani italiani tra 18 e 39 anni, considerando solo i trasferimenti di residenza. Il doppio, si stima, se si considerano anche coloro che hanno stabilito il domicilio all’estero, ma mantenuto la residenza in Umbria. Ne sono rientrati nello stesso periodo 1.613, per cui la perdita netta per la regione è di 3mila 776 giovani. E’ quanto emerge da rapporto Mediacom043, diretta da Giuseppe Castellini, che ha sistematizzato i dati Istat relativi ai trasferimenti di residenza da e per l’estero.
Facendo riferimento ai dati della Fondazione Moressa, questa fuga è costata all’Umbria nel decennio, considerando il saldo emigrati-rientrati, circa 210-230 milioni di euro di valore aggiunto regionale (su un totale di circa 21 miliardi di valore aggiunto della regione) che questi giovani emigrati potrebbero realizzare in Umbria se fossero occupati nella regione. Se si considerano solo gli emigrati, e non anche i rientrati, la perdita di valore aggiunto dell’Umbria sale, nel decennio 2007-2017, a circa 310 milioni.
Se si guarda all’anno iniziale (il 2007) e a quello finale (il 2017) del decennio considerato dal Rapporto Mediacom043 su dati Istat, l’incremento del numero dei giovani umbri 18-39 emigrati all’estero è del 203,8% (erano 266 nel 2007, sono stati 808 nel 2017), inferiore alla media nazionale (+226,8%).
La situazione favorevole dell’Umbria rispetto alla media nazionale resta anche se, invece che al numero dei soli giovani 18-39 anni emigrati all’estero, si guarda al saldo (emigrati meno rientrati). Nel 2007, infatti, il saldo tra il numero dei giovani 18-39 anni emigrati dall’Umbria e quelli rientrati era di appena 112, cifra che sale a 629 nel 2017. L’incremento è quindi del 561,6%, rispetto all’866,5% della media italiana.
In definitiva, la situazione dell’Umbria appare pesante, visto che realizza una non trascurabile perdita di Pil per via di questa fuga all’estero dei giovani, ma meno forte rispetto sia alla media nazionale che a quella del Centro.
Le province di Perugia e di Terni
Guardando all’andamento delle province di Perugia e di Terni, in termini di giovani 18-39 emigrati all’estero il deflusso maggiore lo evidenzia quella di Perugia, ma se si guarda al saldo (ossia giovani emigrati meno quelli rientrati) la situazione si capovolge a sfavore della provincia di Terni. In sostanza, dalla provincia di Perugia i giovani emigrano all’estero – proporzionalmente al diverso numero di abitanti rispetto alla provincia di Terni – di più, ma tornano anche di più. I giovani che, invece, vanno via dalla provincia di Terni tornano assai di meno.
In dettaglio, nel decennio 2007-2017 dalla provincia di Perugia sono emigrati all’estero 4mila 022 giovani 18-39, mentre da quella di Terni se ne sono andati in 1.367. Se si considerano anche i rientri, la perdita per la provincia di Perugia è di 2mila 997 giovani e quella di Terni pari a 779 giovani.
Se si fa il confronto tra il primo e l’ultimo anno del decennio 2007-2017 l’aumento dei giovani 18-39 emigrati all’estero dalla provincia di Perugia è del 207,4%, mentre la provincia di Terni segna +188,2%.
Ma se si guarda al saldo emigrati-rientrati (tabella 3), tra il 2007 e il 2017 la provincia di Perugia mostra un incremento del 475% (da un saldo tra emigrati e rientrati di 108 giovani nel 2007 a uno di 513 nel 2017), inferiore a quello della provincia di Terni che marca +2.900% (da un saldo di appena 4 giovani nel 2007 a uno di 116 nel 2017).