“Non condivido il fatto che l’Umbria possa essere usata come trofeo elettorale nazionale“. Senza azzardarsi in paragoni territoriali, come aveva fatto il premier Giuseppe Conte, il capo politico del Movimento 5 stelle, in questi giorni in Umbria per sostenere la campagna elettorale di Vincenzo Bianconi, slega il futuro del Governo giallorosso dall’esito delle elezioni del 27 ottobre.
E attacca Matteo Salvini: “C’era uno che stava al governo del Paese. Ad agosto scopre di non avere i soldi per mantenere le sue promesse elettorali, sulla flat tax, e decide di far cadere il Governo. Poi va dagli umbri, candida una ex sindaco che ha lasciato i suoi cittadini in dissesto, la senatrice Tesei, e dice: voglio pieni poteri. Tu – prosegue a proposito di Salvini – stavi governando l’Italia e sei scappato dalle tue promesse“.
E poi avverte gli umbri: “Il centrodestra anche in Umbria scapperà dalle proprie promesse. Innanzitutto circa il fatto che sono una coalizione unita. Noi li conosciamo bene, hanno fatto sempre così: passeranno due, tre mesi dopo il voto per fare la Giunta, litigando su assessorati e partecipate”.
Quindi, a proposito della scelta di Bianconi: “Sicuramente c’è sfiducia degli umbri nelle Istituzioni, e ci mancherebbe – dice a proposito del caso Sanitopoli -. Ma Vincenzo Bianconi non è il candidato di forze politiche. E’ un imprenditore che ha portato avanti battaglie per i cittadini terremotati. E che può governare l’Umbria senza condizionamenti politici“. E ricorda il patto civico tra M5s e Pd (senza citarli): “Non far entrare gente dei partiti, altrimenti noi non andiamo avanti“.
E per la scelta degli assessori? “Si sceglieranno i migliori curricula, gente con la testa, ma anche con il cuore“.