Nella giornata di ieri, domenica 6 ottobre, una bambina di appena 6 anni, tornata da un viaggio in Costa d’Avorio lo scorso settembre, è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale di Città di Castello con una febbre molto alta, che non rispondeva agli antibiotici. Dopo le analisi del caso la piccola è risultata positiva alla malaria ed è stata subito trasferita al reparto di Pediatria dell’azienda ospedaliera di Perugia.
Al suo arrivo, il quadro clinico era preoccupante e si è resa necessaria una trasfusione di sangue per intervenire sulla anemia emolitica, causata dal parassita responsabile della malaria. Grazie anche alla collaborazione con i sanitari della struttura di Malattie Infettive, è stato possibile iniziare una terapia con un farmaco specifico di non facile reperibilità. Le cure hanno sortito primi effetti incoraggianti, anche se la prognosi resta riservata. I sanitari hanno comunque riscontrato un miglioramento del quadro ematologico ed un abbassamento della febbre. I medici proseguiranno le terapie anche nei prossimi giorni. La bambina è cosciente e viene assistita dai familiari che si sono alternati al suo capezzale.
La malaria è una malattia che si diffonde esclusivamente tramite il vettore (la zanzara) e non è trasmissibile da uomo a uomo. Il responsabile del centro di Medicina del Viaggiatore e Profilassi Internazionale della Usl Umbria 1 Massimo Gigli ricorda che, nonostante la mancanza di obbligo, quando ci si reca in viaggio in Paesi dell’Africa Subsahariana, è bene procedere con la profilassi preventiva.