Non è certamente un “primo giorno di scuola” particolarmente sereno quello di oggi, 9 settembre, giornata in cui oltre al ritorno sui banchi dei giovani studenti spoletini, si scatenano anche le roventi polemiche sulla ricostruzione della Dante Alighieri per opera dell’opposizione in Consiglio comunale.
Ricostruzione Dante Alighieri definanziata, ancora polemiche | Comune ricorre al Tar
Tuttavia de Augustinis, tiene fede al consueto impegno istituzionale e invia a tutti gli studenti interessati il suo saluto e quello dell’amministrazione comunale per un proficuo Anno Scolatico 2019-2020.
Carissimi giovani studenti, bambini e ragazzi
è molto importante per Spoleto ed il nostro Paese l’impegno positivo nel percorso scolastico che ognuno seguirà quest’anno. Ovviamente non meno importante sarà l’impegno di tutti gli operatori che vi accompagneranno. Anche il Comune farà la sua parte, seppure in un momento nel quale molte istituzioni vivono giorni frenetici, a volte confusi ed anche la ricostruzione del patrimonio scolastico e culturale della Città lamenta ritardi vari.
Il primo giorno di scuola dovrebbe essere definito “giornata della cultura”.
Inizia a funzionare anche quest’anno la scuola, che oggi è anche chiamata, significativamente, offerta formativa perché cultura e formazione sono parenti molto stretti. La scuola per tutti è una grande conquista democratica e di civiltà: qualche secolo fa, per studiare, occorreva avere molto denaro. Essere colti era un lusso.
Oggi la cultura non è professione per pochi: è una possibilità per tutti, che completa l’esistenza dell’uomo. ed è a portata di tutti; non consiste nella disponibilità di google e wikipedia con il telefonino, ma nella possibilità di impostare un insieme organico di saperi, in altri termini, parliamo del presupposto logico e necessario per vivere meglio e far vivere meglio gli altri… e anche per usare meglio il telefonino e per evitare che siano il telefonino o il tablet ad usare noi.
Si tratta di conoscere le regole: quelle tecniche, quelle con le quali sono state costruite le civiltà, quelle dei linguaggi, e anche quelle per poter essere rispettati e ricercati per quel che siamo e possiamo esprimere. Ognuno di noi ha inesplorate capacità e nascosti talenti. Una scuola che funzioni deve agevolare a farli manifestare perché ognuno di noi costituisce anche un po’ di patrimonio nazionale.
Per questo ciascuno deve essere posto in condizione di realizzare al meglio il percorso della sua vita. Su ogni studente, ogni membro della comunità investe pagando tasse e contributi, di ognuno la scuola deve consentire di avere e far dare il meglio. Qualcuno ha osservato che la cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande. Pensiamo a quanto è vero se riflettiamo a questa società senza confini ed a quanto più di ieri possa dilatarsi la cultura e, quindi, il progresso. Sarete tutti chiamati a confrontarvi con culture di origine sempre più ampia, praticamente planetaria, con mondi e ambienti che aspettano di essere scoperti o rispettati .
La scuola, infatti, deve anche insegnare il rispetto di ogni persona e cultura, come arricchimento e crescita nel pieno rispetto delle regole ed a custodire e valorizzare l’ambiente nel quale viviamo. La cultura è comunicazione, fondamentale oggi e la violenza è anche un effetto di assenza di comunicazione e, quindi, di cultura. Per Spoleto c’è fame di cultura. E Spoleto ha capacità di divorarne molta.
Auguro a tutti un anno pieno di cultura!