La sede perugina della Federcaccia, nella zona di via Settevalli, ancora oggetto di atti vandalici. Nella notte ignoti hanno infatti imbrattato con la vernice rossa l’insegna all’ingresso, cancellando la parola “caccia” e scritto insulti sulla vetrata, dove compare anche la parola “assassini”.
E non è la prima volta che la sede dell’associazione venatoria viene presa di mira, presumibilmente da pseudo animalisti intolleranti.
Questa volta l’intimidazione viene rivolta a pochi giorni dall’inizio della stagione venatoria.
“Il cacciatore non è un assassino, ma è colui che, nel rispetto delle leggi, esercita un suo diritto” è la replica della Federcaccia. Ricordando anche la stretta correlazione che c’è tra caccia e ambiente, dato che il cacciatore è il principale difensore di uno stile di vita sano, nell’alimentazione e nella difesa della natura.
Il cacciatore, rivendica Federcaccia, “è la memoria della nostra terra” ed è anche “una risorsa per l’economia del nostro paese, per l’agricoltura e per l’ambiente stesso”.
Numerose le attestazioni di solidarietà che sono giunte alla Federcaccia di Perugia per quest’ennesimo atto vandalico.