Sulla questione E45 tornano a scrivere i sindaci dei Comuni percorsi dall’asta viaria di grande comunicazione delle tre regioni interessate, Emilia-Romagna, Toscana ed Umbria.
E’ stata inoltrata oggi (giovedì 5 settembre), a nome di 20 sindaci, una lettera al Ministro in pectore delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, per chiedere la convocazione “senza indugio e con particolare urgenza di un tavolo presso il Ministero alla presenza di tutti gli Enti interessati, al fine sollecitare in modo concreto ed urgentissimo ad Anas l’immediato avvio del cantiere per la riapertura della Ss 3bis Tiberina nel più breve tempo ammissibile e adottare tutte le particolarità necessarie a riaprire totalmente il Puleto al traffico pesante”.
L’azione dei sindaci Mauro Cornioli (Sansepolcro) e Claudio Marcelli (Pieve Santo Stefano), presenti alla riunione operativa di ieri (mercoledì 4 settembre) a San Piero in Bagno con i sindaci Marco Baccini (San Piero in Bagno) ed Enrico Salvi (Verghereto), muove sostanzialmente dalle continue problematiche che stanno impedendo l’avvio del cantiere di ripristino della vecchia Ss 3 bis Tiberina.
“Nell’apprendere della designazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – fanno sapere i 4 sindaci incontratisi ieri – abbiamo voluto immediatamente sottoporre alla sua attenzione il dossier aperto in occasione della chiusura del Ponte Puleto sulla E45, in modo che sia una delle prime urgenze sul tavolo. In particolare abbiamo rappresentato la situazione odierna che vede la transitabilità sulla E45 ai mezzi con peso sino a 30 tonnellate ed un nulla di fatto per quanto riguarda la riapertura della Ss 3bis Tiberina, unica via alternativa all’asse viario principale”.
A distanza di quasi 7 mesi dall’apertura di questo dossier e dagli impegni assunti a più livelli per riaprire quest’ultima strada nel più breve tempo possibile, ci troviamo allo stato di fatto iniziale, e ciò è inaccettabile per tutto il tessuto economico e sociale che rappresentiamo
La lettera prosegue poi esortando il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che giurerà davanti al Presidente della Repubblica questa mattina, a considerare “che il tratto di E45 che collega le Regioni Toscana ed Emilia-Romagna è l’unico di questa arteria a livello nazionale che manca di una via di fuga alternativa, con conseguenti problemi di viabilità in caso di cantieri sull’asta principale, di incidenti o di emergenze”.
Questo un estratto del prosieguo della missiva: “Una situazione gravissima che emerge quotidianamente e che sarà ancor più grave nei prossimi mesi, quando sarà avviato da parte di Anas un ulteriore cantiere sulla E45 per il rifacimento del Ponte ‘Tevere 4’, a breve distanza da quello già in corso sul “Ponte Puleto”, con durata complessiva di anni. A partire dal prossimo 14 settembre saranno disposte interdizioni al traffico sulla E45 a causa del cantiere sul ‘Tevere 4’, che interromperanno nuovamente il collegamento tra Toscana ed Emilia-Romagna, se non per impervie strade appenniniche non adeguate a ricevere il traffico della E45. Alla luce della situazione rappresentata, pertanto, Le chiediamo di convocare senza indugio e con particolare urgenza un tavolo presso il Suo Ministero alla presenza di tutti gli Enti interessati […]”.