Tra i vari comuni umbri che il commissario del Pd regionale, Walter Verini, sta girando per cercare di rianimare un partito pesantemente ridimensionato anche dall’ultima tornata elettorale, la tappa di Torgiano dovrà servire anche per ricucire lo strappo tra il partito locale e quello regionale. Compito tutto sommato non difficile, visto che a bastonare il Pd torgianese per la sua scelta di appoggiare come candidato sindaco Marzio Vaccari e non Fausto Ciotti (sul quale c’era un accordo regionale tra dem e socialisti) era stata la Segreteria umbra allora guidata da Gianpiero Bocci.
Pochi giorni dopo quella lettera di fuoco, con cui il Pd dell’Umbria prendeva le distanze dalla scelta dei dem torgianesi, lo scandalo Sanitopoli, con l’arresto di Gianpiero Bocci, ha travolto il partito regionale, ribaltando il tavolo di gioco: Bocci non è più segretario ed ha riconsegnato la tessera del Pd; a guidare il partito regionale, commissariato, da Roma hanno scelto Walter Verini. Impegnato in Umbria, così come il segretario Zingaretti a livello nazionale, a superare le logiche del correntismo, considerato il vero male del Pd. Con queste premesse, i presupposti per una “riappacificazione” tra il Pd torgianese e quello regionale ci sono tutti.
Ma l’Assemblea comunale degli iscritti, convocata dal segretario Domenico de Marinis per il tardo pomeriggio del 21 giugno, alla presenza appunto del commissario Walter Verini, servirà non soltanto per fare il punto sulla sconfitta alle amministrative (e su quale opposizione attuare, anche rispetto alla possibilità di ricostruire l’intera coalizione di centrosinistra), ma anche per prepararsi alle imminenti elezioni regionali di novembre.
Verini, che in questi giorni sta incontrando associazioni ed altri pezzi della società civile (coadiuvato dal suo gruppo di lavoro appena nominato) intende arrivare ad un momento di sintesi per la definizione della coalizione e delle candidature per le regionali intorno al 20 luglio. Così da utilizzare il mese di agosto per cercare di ridare coraggio ai dem nei territori, anche attraverso una vigorosa ripresa delle Feste dell’Unità.