Si è aperto con la firma della convenzione tra il Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria – 3A-PTA (nella persona di Massimiliano Brilli, Amministratore Unico del 3A-PTA) ed il Comune di Vallo di Nera (nella persona del Sindaco Agnese Benedetti) che dà il via alla realizzazione della “Casa dei Semi della Valnerina”, la seconda in Umbria, la diciassettesima edizione di Fior di Cacio (8-9 giugno) a Vallo di Nera.
La firma è stata apposta al termine del convegno dal titolo “Biodiversità in Comune: l’esperienza delle Amministrazioni Comunali impegnate nella tutela e valorizzazione dell’Agro-Biodiversità come fattore di sviluppo dei territori e delle Comunità locali”, organizzato dal Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria – 3A-PTA per celebrare la “Giornata Nazionale della Biodiversità” istituita dalla Legge Nazionale n. 194/2015.
Ad intervenire sul tema, tra gli altri, Livia Polegri del 3A-PTA che ha riportato l’esperienza della “Casa dei Semi del Trasimeno” che oltre ad avere come obiettivo la conservazione di semi rari ed autoctoni, la riproduzione di semi puri, serve a sviluppare l’intera filiera, dalla semina alla commercializzazione dei prodotti.
“La Casa dei semi non è solo un luogo – ha detto Livia Polegri – ma un sistema di condivisione tra agricoltori che, oltre a scambiarsi le sementi, si scambiano conoscenze”.
La “Casa dei Semi del Trasimeno” ha sede presso l’Azienda Agricola Melagrani che è anche fattoria didattica, uno degli obiettivi delle case dei semi è infatti la divulgazione della conoscenza e l’attività di formazione anche nelle scuole.
La Valnerina è il territorio umbro più ricco in quanto a biodiversità, per questo a seguito della firma della convenzione avvenuta stamane, prenderà il via l’allestimento della “Casa dei Semi della Valnerina”, nel borgo di Vallo di Nera, che oltre ad essere centrale in questo territorio, è già sede della “Casa dei racconti”, una delle “antenne” dell’Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra.
“Presso la Casa dei Semi, verrà istituito il registro degli agricoltori, non solo di Vallo di Nera, ma dell’intera Valnerina – ha spiegato Agnese Benedetti, Sindaco di Vallo di Nera – che nel rispetto del disciplinare, potranno coltivare i semi raccolti; inoltre si sta già lavorando con le scuole del territorio per la semina degli orti comuni, oltre che per realizzare attività didattiche e divulgative”.
L’incontro è stato poi l’occasione per dare voce ad alcune delle piccole realtà virtuose presenti in Umbria. Sono state infatti raccontate le esperienze del progetto “Montegabbione BIO”; del progetto del Comune di Monteleone di Orvieto sulla Denominazione Comunale (De.Co.) nel rispetto delle tradizioni locali, come opportunità di sviluppo del territorio; del progetto di recupero delle varietà fruttifere tradizionali del territorio amerino, e della Collezione mondiale di Olivi “Olea Mundi” di Lugnano in Teverina, dove sono custodite accessioni provenienti dalle maggiori regioni olivicole del mondo.
Obiettivo più ampio e comune a tutti i progetti presentati è di promuovere un “turismo della conoscenza” sia delle tradizioni, che delle specie vegetali ed animali locali autoctone in via di estinzione, un vero e proprio “Itinerario della Biodiversità” a cui il Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria – 3A-PTA, sta già lavorando nella zona dell’Appennino Umbro Marchigiano.