A settembre scadrà l’affido temporaneo a Vivaticket dei servizi turistici della Cascata delle Marmore, ma, nel frattempo, la gara che avrebbe dovuto aggiudicare il nuovo bando da 3 anni è andata a vuoto perché nessuno dei due soggetti che hanno fatto la loro proposta può essere ammesso per mancanza di requisiti.
In sostanza Umbria Risorse e Alis, queste le società che avevano partecipato al bando, non hanno una struttura orizzontale, vale a dire che la società deve essere costituita da una mandataria e da alcune mandanti in possesso di qualificazione per la categoria prevalente e per classifica rispettivamente pari al 40% della mandataria e minimo il 10% per le mandanti.
Proprio sul profilo delle società ammesse al bando la CoopCulture, poco tempo prima dalla scadenza del bando, aveva formalizzato un ricorso contro il comune di Terni perché, secondo i legali della Coop, non sarebbe stato specificato se potessero essere ammesse anche società di tipo verticale oltre a quelle miste. In proposito si pronuncerà il Tar del Lazio martedì 21 maggio.
Secondo quanto TO ha potuto verificare c’è una questione di fondo dalla quale non si può prescindere: la scrittura del bando per un servizio come quello richiesto dal Comune, disciplinato ovviamente dal codice degli appalti, non poteva prevedere che Ati di tipo orizzontale visto che non possono essere scorporati i servizi che riguardano la biglietteria, la logistica e l’assistenza, tutti pensati come un’idea unica di progetto per il sito turistico.
M5S all’attacco – “C’è da scompisciarsi dalle risate a pensare a queste parole del “Capitano”, Matteo Salvini, nel comizio prima del ballottaggio – tuona il consigliere del M5S Thomas De Luca – A distanza di un anno non passa giorno in cui non si registri uno scivolone amministrativo di una delle Giunte più pagate della storia della città.
Al Comune di Terni le gare non s’hanno da fare. Siamo passati da una classe politica che le evitava, per procedere con proroghe e affidamenti diretti ad una che non ha le competenze minime nemmeno per “scrivere” i bandi. A pagare saranno per l’ennesima volta i lavoratori e l’immagine turistica della città.
Ritengo ridicolo questo tiro al piccione nei confronti del vicesindaco Andrea Giuli, che ha responsabilità irrisorie in questa storia, anche da parte di neo-consiglieri della Lega. Mesi e mesi in cui proprio la Lega che aveva promesso il cambiamento sta conservando i fattori strutturali interni all’amministrazione che hanno portato il comune al dissesto, a partire dalla “nuovissima” riorganizzazione del personale. Mesi in cui stiamo “pagando la formazione” a questa nuova classe dirigente con scarsissimi risultati.
Abbiamo aspettato, la pazienza è finita. È ora che Latini faccia quello che fino ad ora non ha mai fatto: assumersi le sue responsabilità”.