Con le attuali norme la moschea non può essere fatta dove previsto a Marsciano. Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dopo aver partecipato al flesh mob organizzato appunto per protestare contro il progetto del nuovo centro islamico.
Trasparenza sui finanziamenti, istituzione di un albo degli imam, decisione pubblica del luogo dove far sorgere le moschee e sermoni in italiano: queste le norme che a giudizio di Giorgia Meloni deve contenere la normativa che consenta poi la creazione di moschee in Italia. E questo per evitare, come più volte le cronache hanno dimostrato, che questi luoghi diventino punti di radicalizzazione che consentono alle organizzazioni terroristiche di far proselitismo.
La manifestazione si è svolta in modo pacifico, senza momenti di tensione. A presidiare i manifestanti c’erano i carabinieri di Marsciano, uomini della digos ed anche la polizia municipale.
Giargia Meloni era accompagnata dal segretario regionale di Fratelli d’Italia e dall’altro parlamentare umbro, Emanuele Prisco.
Giorgia Meloni ha anche parlato del caso Sanitopoli che ha scosso l’Umbria e il il Partito democratico in particolare: “Mentre che alla superiorità morale della sinistra, già morta, in Umbria abbiano celebrato il funerale. Insieme al funerale del famoso modello di buongoverno umbro“.
Quanto alla candidatura di Donatella Tesei per le regionali fatta a Perugia da Matteo Salvini, Girgia Meloni ha risposto: “Queste cose le abbiamo sempre decise insieme. Anche Fratelli d’Italia ha ottimi candidati da mettere sul tavolo“.