Via al recupero delle fontanelle di Rasiglia, il piccolo borgo della Val Menotre sempre più invaso dai turisti negli ultimi tempi.
L’associazione Rasiglia e le sue sorgenti – che nasce nel 2007 con l’intento di salvaguardare e valorizzare il paese, auspicandone una rinascita – continua il suo attivismo sul territorio, lavorando per promuovere una forma di turismo culturale e consapevole e auspicando l’installazione di servizi dai quali ormai non si può prescindere.
Accanto all’accoglienza, però, l’Associazione non dimentica il suo intento primario, ovvero l’opera di capillare recupero di elementi costitutivi del tessuto urbano e paesaggistico. Molto è stato fatto in tal senso in questi anni: la bonifica dell’area della sorgente, il restauro del lavatoio, il ripristino della Peschiera, la manutenzione di muretti, canali, spazi verdi, l’installazione di ringhiere, sedute in pietra, cestini dell’immondizia e molto altro.
Mancava però all’appello uno degli obiettivi originari degli abitanti, ovvero il restauro delle fontane dislocate all’interno del borgo, arredi urbani che per la comunità e per i connotati stessi di Rasiglia presentano ancora oggi un forte valore storico-simbolico, messo a repentaglio da maldestri interventi effettuati da soggetti pubblici a seguito del terremoto del ’97 e mai riparati.
In data 15/04/2019 è stata finalmente annunciata l’apertura dei lavori che, grazie ad una convenzione dell’Associazione con il Comune di Foligno, permetterà il recupero delle tre fontanelle in ghisa (una datata 1886, le altre due 1891) prodotte dalle acciaierie di Terni, peraltro tra gli ultimi esemplari ancora conservati in Umbria. A dirigere i lavori sarà l’architetto Fausto Savini che, ormai parte attiva dell’associazione e delle iniziative del paese, si è offerto di adoperarsi pro bono per la comunità. L’impresa che si occuperà del recupero è invece “Il Restauro” di Pierangelo Fiacchi, abitante e appassionato di Rasiglia, la cui professionalità si è distinta in questi anni con interventi prestigiosi, da Pompei alla Villa dei mosaici di Spello.
A rendere possibile il finanziamento dei lavori sono state le offerte ricavate dall’edizione del presepe 2017/2018, proventi che da sempre l’associazione ha destinato al risanamento e alla promozione del tessuto storico-culturale del borgo. Grazie a tale intervento, sarà finalmente possibile restituire dignità a delle componenti-simbolo del paesaggio e della storia di Rasiglia, nella speranza di poter anche educare attraverso una campagna di sensibilizzazione i turisti – che spesso chiedono persino se l’acqua sia potabile –, invitandoli a dissetarsi direttamente dalle cannule, facendo comprendere il valore delle risorse idriche sorgive e contribuendo a ridurre gli sprechi di bottigliette di plastica.
Nonostante la grande delusione per il mancato svolgimento dell’edizione del presepe di quest’anno, la comunità di Rasiglia prosegue dunque il proprio impegno volontario fatto di attivismo, solidarietà e sensibilizzazione, auspicando che in futuro eventi come questo possano ricevere il sostegno delle istituzioni, nella consapevolezza che grazie ad essi sarà possibile proseguire in concreto nell’opera di salvaguardia, tutela e promozione del nostro meraviglioso territorio.