Una strada tutta nuova. Il Consorzio di Tutela del Prosciutto di Norcia IGP ha presentato le linee guida di un progetto che coinvolgerà tutta la filiera produttiva e che punterà alla valorizzazione delle caratteristiche del territorio, compreso come nei comuni di Norcia, Cascia, Preci, Poggiodomo e Monteleone di Spoleto.
Le caratteristiche del progetto, sono state illustrate in occasione della 56esima edizione di ‘Nero Norcia’. “Identità ed innovazione: la tradizione del Prosciutto di Norcia IGP per il futuro” il tema dell’incontro moderato da Desy d’Addario di Linea Verde, aperto dall’intervento di Pietro Bellini, sindaco di Preci e Presidente del Consorzio di tutela.
“Le ferite inferte al territorio dall’ultimo sisma sono ancora visibili – ha detto Bellini – e c’è bisogno ancora di tempo per poterle rimarginare. Oggi assistiamo ad una lenta e confusa ricostruzione, ma sul fronte produttivo la sapienza, la caparbietà e le capacità dei Soci del Consorzio hanno consentito di gestire e superare tante difficoltà fino a riportare le attività ai livelli produttivi precedenti al sisma tanto che nel 2018 sono stati certificati 422.500 prosciutti. Ma non possiamo rimanere fermi ed abbiamo deciso di imprimere una forte accelerazione al un processo di organizzazione dando il via ad una campagna promozionale”.
Andrea Sisti, Direttore di “Landscape & Food lab”, ha sintetizzato i principi del nuovo progetto: “La strada da percorrere è chiara e si basa sulla valorizzazione culturale delle caratteristiche ambientali di un territorio, su come queste incidono sul Prosciutto di Norcia IGP e sul valore aggiunto che gli uomini e le donne di questa valle possono garantire diventando ambasciatori della qualità. Questa strada si percorre dando tutti la massima attenzione alla produzione, alla valorizzazione sensoriale del prodotto, fino all’individuazione del giusto posizionamento sul mercato. Per questo incontreremo i consumatori nelle principali città italiane e negli eventi più importanti, azioni fondamentali per mirare ad ottenere la giusta redditività per un prodotto unico”.
Il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, ha posto l’accento sul ruolo centrale del Consorzio di tutela: “Ricostruire – ha detto il Sindaco – è una sfida che nessuno può vincere da solo; dobbiamo fare rete tra Istituzioni, Parco dei Monti Sibillini, Consorzio di Tutela ed Aziende e tutti dobbiamo lavorare per aumentare la competitività del nostro territorio”.
“Questo è un territorio forte – ha detto l’Assessore regionale Fernanda Cecchini – ha resistito tante volte alle avversità; nella produzione le aziende sono state costrette a delocalizzare l’attività pur di non perdere la storia, l’economia ed il valore culturale del loro impegno. Oggi ci sono le risorse per ricostruire e per ammodernare, dando slancio a progetti di marketing decisivi. Tutti gli obiettivi dovranno fondarsi su valori assoluti e su strategie che saranno dettate dal Consorzio di Tutela perché ora più che mai siamo convinti di dover puntare sul territorio e sulla certificazione del Prosciutto di Norcia IGP”.
All’incontro hanno partecipato Oliviero Olivieri del Dipartimento di Medicina Veterinaria di Perugia, Giovanni Filippini dell’Istituto Zooprofilattico Umbria/Marche, Massimiliano Brilli del Parco 3A, Andrea Russo dell’ONAS, Leo Bertozzi dell’AICIG, Raimondo Cataldi del prosciuttificio Patrizi srl ed il giornalista Maurizio Pescari.