Ha inveito e minacciato contro gli operatori di una struttura che si occupa di aiutare persone meno fortunate, ma la sua richiesta di avere soldi per un biglietto del treno, anche visti i modi con cui è stata formulata, gli ha fatto guadagnare solo un arresto per tentata estorsione. Protagonista della vicenda, avvenuta a Santa Maria degli Angeli, un sessantenne italiano già noto alle forze dell’ordine, anche per fatti simili a quelli accaduti qualche giorno fa nella frazione di Assisi. Ieri l’udienza per direttissima: l’arresto dell’uomo è stato convalidato, anche se il sessantenne è stato rimesso in libertà. Per lui dovrebbe arrivare comunque un foglio di via.
Secondo le prime informazioni i fatti sono accaduti a metà settimana in un’associazione di solidarietà del territorio. Prima l’uomo ha contattato telefonicamente la struttura, chiedendo soldi per comprarsi un biglietto del treno, ma quando l’operatore ha spiegato di non poter consegnare il denaro, il sessantenne ha cominciato a inveire e minacciare.
Gli operatori allora, viste le minacce, hanno chiamato il commissariato della Polizia di Stato di Assisi, agli ordini del vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca. Arrivati sul posto, gli agenti non hanno dovuto attendere molto: l’uomo è arrivato e ha chiesto di avere il denaro, e la disponibilità degli operatori a una forma diversa di aiuto è caduta nel vuoto. Visto anche l’atteggiamento aggressivo dell’uomo, gli agenti lo hanno fermato. Portato in commissariato e identificato, l’uomo è risultato essere un sessantenne del Sud Italia, già noto alle forze dell’ordine. Arrestato per tentata estorsione, in attesa della direttissima come detto svoltasi ieri, è stato portato nelle camere di sicurezza della questura perugina.