“L’ho inventato io!”. E’ la frase con cui molti identificano Pippo Baudo, pronunciata dagli imitatori del popolare presentatore per sottolineare il suo orgoglio nell’aver scoperto tanti volti noti della tv. Con questa semplice dicitura si potrebbe riassumere anche la piccola polemica nata in questi giorni, a Città di Castello, tra la Lega tifernate e l’assessore alla Cultura Michele Bettarelli. .
“Pietra dello scandalo” il cosiddetto biglietto unico, proposta lanciata recentemente dai consiglieri Valerio Mancini e Marcello Rigucci ma prontamente rivendicata dal membro della giunta Bacchetta, che ha ribadito come il progetto sia stato creato già da tempo.
I consiglieri della Lega, partiti dall’assunto che “non si può parlare di politiche in rete se i poli museali a Città di Castello sono gestiti da cinque enti che nemmeno parlano fra di loro“, avevano proposto l’idea del biglietto unico, appunto, proprio per “fare rete e mettere insieme energie ed idee, per poi sviluppare una fase più complessa mettendo in moto anche le istituzioni regionali tra cui il Gal e le strutture recettive comprensoriali”.
L’assessore alla Cultura, nonché vicesindaco, Bettarelli è però intervenuto ieri (venerdì 25 gennaio) rivendicando come proprio dell’Amministrazione comunale il progetto: “Mi fa piacere che la Lega condivida l’idea del biglietto unico museale ma mi stupisce che se ne sia accorta solo adesso che questo giunge in porto. Partirà infatti con la prossima primavera e coinvolgerà tutto il circuito museale tifernate e la Valtiberina toscana”.
“Sarebbe stato sufficiente – ha concluso Bettarelli – informarsi meglio con i musei e le strutture che quotidianamente dialogano e progettano con l’Amministrazione, o direttamente dall’Assessore, anziché ricorrere a fonti, evidentemente non esaurienti, se né Rigucci né Mancini hanno mai sentito parlare del biglietto unico museale e la lanciano come una nuova grande idea”.