E’ stata una curiosa combinazione di “utile e dilettevole” quella che ha finito per mettere nei guai una banda di pregiudicati del salernitano che nella giornata di ieri, 12 dicembre, ha tentato invano di mettere a segno il furto di una VW Golf parcheggiata nel piazzale antistante il Santa Maria della Misericordia a Perugia.

Tre uomini, di 42, 40 e 43 anni tutti  già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, di cui due specificamente per furto di autovetture, erano stati visti girare insistentemente tra le auto parcheggiate con la curiosa particolarità che ad ogni Golf incontrata durante la “passeggiata”, due di loro scattavano foto con il cellulare.

Nel frattempo uno dei tre soggetti, il 42enne, era entrato all’interno dell’Ospedale in compagnia di due donne.

Gli Agenti che da giorni tenevano sotto controllo i movimenti nel parcheggio, dopo alcune segnalazioni su furti di autovetture avute dai colleghi del Posto di Polizia del Santa Maria,  hanno subito notato lo strano movimento e avvertiti i loro colleghi della Squadra Mobile, hanno iniziato una attività congiunta di osservazione dell’area.

Dopo qualche ora di passeggiate tra le Golf,  la banda ha deciso di passare all’azione. Riunitisi tutti e 5 di nuovo nel parcheggio, i tre uomini e le due donne si sono divisi i compiti per  mettere a segno il furto di una auto, appartenente ad un medico dell’Ospedale. Mentre i 3 uomini forzavano la vettura, le due donne fungevano da palo all’operazione.

E’ a questo punto che gli agenti della Mobile sono intervenuti fermando  tutti i componenti della banda, che a riprova delle loro intenzioni, sono stati trovati in possesso di una serie di arnesi adatti allo scasso e di alcune centraline modificate per far partire l’autovetura.

I cinque, dopo l’arresto in flagranza,  sono stati tutti trasferiti in Questura per gli accertamenti del caso e per la contestazione del reato di tentato furto pluriaggravato. Ed è qui che è emersa la verità sul perchè la banda si era divisa all’inizio del tentativo di furto. Uno dei tre uomini, il 42enne, chiaramente il leader del gruppetto era entrato in Ospedale perchè doveva svolgere una visita medica specialistica, reale motivo della sua venuta a Perugia.

Affermazione poi riscontrata direttamente nel reparto interessato. Ma in questo caso unire l’utile al dilettevole non è stata una buona idea. E’ il caso di dire allora che il troppo, storpia.

Foto repertorio TO