Il piddì di Spoleto ha avviato le consultazioni con le forze del centrosinistra dopo che l’assemblea comunale ha deciso all’unanimità di ‘tastare’ il polso agli schieramenti di riferimento prima di decidere se andare alle primarie (comunque slittate, almeno per ora, al 9 marzo). La prima tornata di incontri si è tenuta ieri pomeriggio quando sono sfilati nell’ordine Psi, Idv, Centro democratico e la lista civica Spoleto Sì.
Il sondaggio – a pesare su tutto è stato il risultato del sondaggio fatto realizzare nei giorni scorsi dal Pd regionale su alcune città dell’Umbria e che ha evidenziato le criticità presenti a Spoleto come a Perugia (per la cronaca nessun problema apparente su Terni dove Di Girolamo con la sua coalizione viaggia intorno al 52%). Ebbene, se a Perugia Boccali ha un gradimento inferiore a quello della sua amministrazione, a Spoleto la situazione è nettamente ribaltata: Daniele Benedetti ha incassato un 31%, quasi insperato se si pensa alle tante vicende del passato che ne hanno minato l’immagine e la guida (Buco di bilancio, Prg, Posterna e la più recente vicenda del cimitero di San Sabino). Ben 7 punti in meno ha ottenuto la giunta (24%). In mezzo (28%) la fiducia che i cittadini ripongono nel partito democratico, mentre una ipotetica coalizione di centrosinistra non supererebbe il 33-34%: numeri che dimostrano da una parte come i piccoli partiti sono destinati a scomparire, dall’altra che potrebbero portare un qualche sostegno alla causa dei democratici in vista delle prossime amministrative di maggio. Il 70% degli intervistati ha chiesto poi un candidato esterno al partito. E’ proprio sulla base del sondaggio che la segreteria ha proposto di avviare le consultazioni, d’accordo anche il primo cittadino che per il momento rimane l’unico candidato ufficiale, pronto a fare un passo indietro se la coalizione dovesse trovare una ‘quadra’ convincente e largamente condivisa. All’assembla Benedetti ha finalmente rotto gli indugi e fatto i dovuti distinguo, strappando diversi applausi, compreso l’abbraccio dei renziani. Il sindaco ha commentato che quanto ad eventuali alleanze “ci sono liste civiche e liste civiche” con chiaro riferimento a quella di Brunini cui ha addossato le responsabilità politiche del bilancio e del Prg. “Mi sono rotto le palle di chi dal giorno dopo il nostro insediamento non ha fatto altro che gettare fango su di noi, praticamente bloccati nell’azione di governo per sanare vecchie magagne che non mi e ci appartengono” ha tuonato Benedetti. Se per il sindaco le primarie possono rappresentare un pericolo, Giancarlo Cintioli vede lo strumento referendario come indispensabile per aggregare il partito. E ha lanciato la sfida: “cinque anni fa ho fatto un passo indietro e sono stato tradito – ha detto rivolto all’area dei bocciani che gli preferirono il folignate Barberini -, questo partito ha 500 iscritti, tutte persone per bene e che devono avere la possibilità di mettersi in gioco”.
Il faccia a faccia – ieri sera si è dunque conclusa la prima tornata delle consultazioni. Sarà che i risultati del sondaggio hanno chiarito punti di forza e di debolezza, fatto è che gli incontri non hanno registrato novità di sorta. Più o meno tutti hanno accennato, ma nulla id più, a ricercare una discontinuità rispetto al passato. Per i padroni di casa erano presenti il segretario provinciale Dante Andrea Rossi, il comunale Andrea Bartocci, la capogruppo Daniela Tosti e il dirigente Matteo Cardini. La delegazione del garofano era guidata dal sempreverde Gilberto Stella, tornato in sella al partito (meno di due mesi fa aveva dichiarato di essere disponibile solo “a dare una mano”), i consiglieri Enzo Alleori e Paolo Piccioni e due rappresentanti della segreteria.
Il pot-pourri – poi è stata la volta dell’Idv, C.D. e Spoleto Sì, tutte apparentemente legate alla figura del consigliere Maurizio Hanke, se è vero che il partito di Di Pietro avrebbe (il condizionale è d’obbligo) raggiunto un accordo di massima per entrare con il proprio simbolo sotto la lista civica. Un pot-pourri di personaggi che sa di ‘vecchio’, tanto sono diversi, ma datati e variegati i percorsi di ognuno. L’Idv era guidata dall’inossidabile Alfredo Andreani – ricomparso a sorpresa dopo i nefasti della segreteria perugina messa in sicurezza nelle mani di Antonino Pipitone – accompagnato dagli amici di percorso di sempre (Pci, Pds, Ds, Idv), Del Frate e Taboriti. Con loro anche Giampiero Calabresi, che non risulta più con il Pdci (l’ultimo Partito abbracciato che nel 2009 lo aveva candidato a sindaco senza troppa fortuna) ma neanche iscritto con l’Idv, almeno fino a pochi giorni fa.
Chi da destra si va sempre più spostando a sinistra è Maurizio Hanke (che almeno dalla sua garantisce da sempre un discreto successo elettorale) che nato con il Pli è via via transitato in Forza Italia prima edizione, Pdl, Terzo Polo (nell’Api di Rutelli) e ora nel Centro Democratico di Tabacci. Fondando contestualmente la lista civica Spoleto Sì, quella che ha permesso alla giunta Benedetti di approvare il Piano di rientro ed evitare il commissariamento prefettizio. Hanke, a quanto trapela, si è detto disponibile a valutare insieme ai democratici un programma elettorale e di essere anche disponibile ad un nome condiviso, pur avendo in mente quello di un proprio candidato per la guida della città.
Rossi “una bugia mia candidatura” – la prossima tornata è prevista per giovedì 27 febbraio con Sel e forse anche Prc, anche se la segretaria Coltorti conferma di non aver ancora ricevuto alcuno invito. Intanto, fra le voci che da settimane tengono banco dentro e fuori il piddì, si aggiunge anche quella di una possibile candidatura dello stesso segretario provinciale Dante Andrea Rossi. Che a Tuttoggi.info liquida la vicenda con una battuta perentoria: “è una bugia”.
Aggiornamento h. 15.05 – è più intensa del previsto l'attività delle consultazioni. Per questo pomeriggio – se ne è avuta conferma poco fa – è in programma l'incontro con la lista civica Spoleto Prima di Sergio Grifoni. Giovedì confermato l'appuntamento con Sel ma dal piddì fanno sapere anche con Prc. Nessuna apertura alla lista voluta dall'ex sindaco Massimo Brunini (Spoleto Vince), su cui si stanno abbattendo gli scandali di queste ultime settimane: il motivo è legato al fatto che Brunini è ancora un tesserato dei democratici. Da qualche giorno, e sempre con più insistenza, torna alla ribalta (come fu nel 2009) il nome dell'imprenditore Gianni Conti.
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