Vetri rotti nell’auto del parroco che già in passato raccontò di essere costretto a pagare il pizzo. Succede a Perugia, in corso Garibaldi. Il sacerdote in questione è padre Fernando Sulpizi, 82 anni, parroco di Sant’Agostino. A raccontare quanto avvenuto ai danni della sua auto è l’edizione odierna de Il Messaggero: nella notte tra mercoledì e giovedì ignoti hanno preso di mira la Polo del prete, rompendo tutti i vetri dell’auto, tranne il parabrezza. Un fatto che il sacerdote ha denunciato ai carabinieri.
Lo stesso padre Fernando qualche anno fa era finito agli onori delle cronache dopo aver denunciato di essere costretto a pagare il pizzo agli spacciatori e tossicodipendenti. A sborsare denaro, cioè, per essere lasciato in pace. Altrimenti le minacce, le ritorsioni e gli atti vandalici erano all’ordine del giorno, ma era arrivato al limite e per questo aveva denunciato tutto. All’epoca – era il 2012 ed il parroco raccontò quanto gli accadeva al Giornale dell’Umbria – era stato al centro di danneggiamenti dell’auto, del portone, della chiesa e minacce con coltelli. Ora, un nuovo atto vandalico all’auto che fa tornare con la mente al passato e che sta creando apprensione nel quartiere preda di delinquenti.
Ad esprimere “solidarietà e vicinanza al parroco” sono il gruppo consiliare e la segreteria comunale del PD di Perugia: “la sua battaglia contro chi spaccia e delinque in una zona bellissima del centro storico che è diventata un quartiere problematico, come quello di Corso Garibaldi e Piazza Grimana, è encomiabile e merita rispetto e sostegno da parte di tutta la cittadinanza.
“La scorsa notte – ricorda quindi il Pd – alcuni ignoti hanno preso di mira l’auto del religioso causando gravi danni. Ma purtroppo si tratta soltanto dell’episodio più recente di una lunga serie di aggressioni, risse ed atti vandalici che da tempo colpiscono l’area, i suoi residenti e i suoi commercianti a cui esprimiamo vicinanza. Pur certi che le forze inquirenti chiariranno le dinamiche dell’accaduto non si può far finta di nulla e non denunciare per l’ennesima volta l’incapacità dell’amministrazione Romizi di pensare una progettualità per la città e per la sua sicurezza che, tra l’altro, ricordiamo come sia stato il cavallo di battaglia della propaganda elettorale di questa Giunta inserito anche tra le linee programmatiche del Sindaco. Richiamiamo ancora il Sindaco e la sua Giunta alle responsabilità del caso: non si possono fare solo proclami senza accompagnare gli slogan con azioni politiche concrete che siano rivolte all’interesse generale della città”.