Un detenuto recluso nel carcere di Vocabolo Sabbione di Terni ha ottenuto una importante vittoria in Cassazione sul diritto alla salute dei detenuti. Nello specifico,come riportato dall’Ansa, il 48enne originario di Torre annunziata, aveva documentato alla dirigenza del carcere un’allergia al pesce azzurro. L’uomo aveva presentato ricorso per avere il riconoscimento di una “dieta varia ed equilibrata”, così come prevede il codice di tutela dei detenuti in carcere.
L’equipe sanitaria del carcere ternano aveva elaborato una dieta ‘su misura’ per il soggetto allergico, ma la dirigenza del carcere aveva escluso ogni tipo di pesce dalla sua alimentazione. Nonostante il magistrato di sorveglianza avesse accolto il ricorso del detenuto, in seconda istanza, il Tribunale di sorveglianza di Perugia aveva invece indicato che la carne poteva sostituire comunque il pesce, senza che questo potesse ledere il diritto alla salute.
Il legale difensore del detenuto non si è pero dato per vinto ed è ricorso alla Corte di Cassazione che si è pronunciata in favore delle ragioni espresse dal detenuto, che avrà la sua razione di pesce compatibile con le sue esigenze alimentari.