Se l’aeroporto San Francesco non decolla, dalle rotaie, almeno, arrivano buone notizie. Con l’orario estivo 2019, infatti,, il Frecciarossa fermerà a Chiusi, così da poter servire anche varie località dell’Umbria occidentale, nel Trasimeno e nell’Orietano. Esulta il consigliere regionale Giacomo Leonelli, che invita a “mettersi in moto fin da subito per capire insieme ai Comuni lacustri e a quelli dell’Orvietano come sfruttare al meglio questa opportunità, tanto dal punto di vista strategico quanto da quello dei collegamenti infrastrutturali, migliorando anche la viabilità verso Chiusi dal capoluogo di regione”.
Proprio Leonelli aveva evidenziato il collegamento dell’Alta velocità su Milano, oltre le aspettative. A fronte di una media di 60 passeggeri ipotizzati nel loro accordo da Regione Umbria e Trenitalia, infatti, si è raggiunta quota 190. Un successo. Anche dal punto di vista economico. Perché la sperimentazione costerà circa 400mila euro, con un risparmio, rispetto alla cifra prevista inizialmente, di circa un milione di euro. “Risorse – ha commentato lo stesso Leonelli – del Trasporto pubblico locale e quindi vincolate. Proveremo però a ragionare con gli uffici tecnici – suggerisce l’esponente Pd – per trovare il modo di finanziare altri servizi veloci per migliorare i collegamenti dei passeggeri umbri“.
E così, dopo il Frecciarossa a Milano e il Frecciabianca che dal 10 dicembre partirà da Spoleto, un’altra buona notizia corre sulle rotaie per l’Umbria. “La fermata a Chiusi, collocata al confine della nostra regione e nella tratta di collegamento tra Roma e Firenze – conclude Leonelli – può portare benefici importanti per l’Umbria sia in termini di sviluppo, grazie alle migliori opportunità di collegamento verso il Sud e verso il Nord, sia in termini di maggiore attrattività turistica di un comprensorio tra i più interessanti in quanto a bellezza paesaggistica del Centro Italia”.