Operazioni concluse. I tre ordigni bellici rinvenuti nel cantiere per il ripristino della frana di Bocca Trabaria, a San Giustino, sono stati disinnescati. Oggi è stato eseguito tutto l’iter come stabilito dalla riunione tecnica (tenutasi ieri mattina) in Prefettura a Perugia. Le operazioni sono state svolte dal 6° Reggimento Genio Pionieri: l’area in questione, posta al chilometro 16,550 di Bocca Trabaria, è stata completamente sgomberata e poi bonificata al termine dell’intervento nel primo pomeriggio.
I tre ordigni presentavano caratteristiche sicuramente particolari, che hanno richiesto un tempo di disinnesco leggermente maggiore rispetto al cronoprogramma previsto in Prefettura. Si trattava di bombe d’aereo, ognuna delle quali contenente 50 kg di tritolo, di fabbricazione italiana con innesco improvvisato per azioni di sabotaggio: erano collegate tra di loro e con un innesco modificato rispetto a quello di fabbricazione.
Il detonatore è stato fatto esplodere sul posto dopo le dovute verifiche di sicurezza, dopodiché le bombe sono state trasferite nel sito di brillamento finale presso la Cava di Monticchio in località Monte Petroso, vocabolo Caselle Colle Umberto, nel Comune di Perugia.
“Non possiamo che rivolgere un plauso a tutte le figure che hanno permesso il disinnesco in completa sicurezza degli ordigni – commenta il sindaco di San Giustino Paolo Fratini – non era un’operazione semplice ma comunque è stata ben eseguita. Come amministrazione abbiamo seguito tutti i vari passaggi: un grazie anche ai volontari della Protezione Civile di San Giustino che hanno collaborato al presidio della zona”.
Le operazioni si sono avvalse pure dell’ausilio di un robot ad alta tecnologia in dotazione al 6° Reggimento Genio Pionieri, proprio per garantire l’incolumità degli artificieri. “A questo punto – conclude Fratini – ci auguriamo che i lavori al cantiere per il ripristino della frana possa andare avanti, riuscendo così a riaprire la strada di Bocca Trabaria in tempi ragionevoli interrompendo questo isolamento tra Umbria e Marche”.